Municipi: , , | Quartiere:

Rigivan Ganeshamoorthy da Dragona alla medaglia d’oro alle paralimpiadi di Parigi 2024

I video delle sue interviste sono ormai virali

Rigivan Ganeshamoorthy probabilmente sarà tra gli atleti italiani che più sarà conosciuto e riconosciuto dal grande pubblico dopo l’esperienza alle Paralimpiadi di Parigi 2024.

I social stanno impazzendo per la sua intervista del 1° settembre con Elisabetta Caporale, dopo aver battuto per ben 3 volte il record mondiale del lancio del disco F52 (25,48 m, 25,80 m e 27,06 m) e aver conquistato una splendida medaglia d’oro.

Nell’intervista il suo personaggio, anzi il suo modo di essere, ha calamitato l’attenzione e la simpatia degli italiani perché Rigivan è trasparente, sincero, scanzonato, autoironico, con una risata che appaga sia l’udito che lo sguardo di chi lo osserva.
Nelle risposte è sintetico fino all’eccesso ma è pieno di sostanza.

«Grazie e grazie a tutti, ringrazio tutte le persone che stanno a casa».

La Caporale gli chiede se questo mondo gli sta incominciando a piacere e Ganeshamoorthy risponde: «Ma dai sì… forse un po’ troppi disabili».

Sulla dedica per la medaglia, «Che devo di’? La dedico a mia madre, a mia sorella, al personal trainer Enrico Ruffini, a Francesco Laversa, a Roberto Minnetti, a tutta Dragona, a Roma e ar decimo municipio, al mio vicino che mi è venuto a trovare e mi ha dato la bandiera», sottolineando come l’amicizia sia più importante anche della medaglia d’oro appena conquistata.

«Questa medaglia d’oro è per tutta la nazione italiana e non solo per me, e per tutti gli altri disabili che sono a casa.»
Poi sul finale diell’intervista c’è un simpatico siparietto su un portafortuna che gli era stato donato da una compagna della squadra azzurra e che lui aveva posizionato sul “parafanghetto” della sua sedia a rotelle.

Da studio concludono con «ma che spettacolo di uomo ed atleta che abbiamo conosciuto!». E come non essere d’accordo con loro.

Come promesso poi c’è stata anche una breve intervista dopo la consegna della medaglia d’oro

– Pesante la medaglia?
– M’è venuto er mal di collo dar peso

Il Sindaco di Roma

Nell’agenda di Ganeshamoorthy c’è già da fissare un appuntamento con Gualtieri in Campidoglio che lo ha definito “orgoglio di Roma” (*che però deve allenarsi a Civitanova Marche).

Rigivan Ganeshamoorthy

La sua famiglia è di origini cingalesi, lui è nato a Roma l’8 giugno 1999. La sua disabilità risale al 2017 con la sindrome Guillain-Barré, a cui è seguito nel 2019 un incidente con lesione spinale.

Giocava a basket in carrozzina all’Ospedale Santa Lucia quando era in riabilitazione dopo la caduta che nel 2019 gli era costata una lesione cervicale. Il basket però non faceva per lui.
Nell’officina meccanica dove lavora ha incontrato un esponente della FISPES che lo ha invitato a provare con l’atletica.

I primi tentativi sono nei lanci e sembrano fare al caso suo, e riesce fin da subito a realizzare misure degne di nota. Dal 2024 ha realizzato il record del mondo nel giavellotto con (20,99) e con il getto del peso è a 11,74 ad un solo centimetro dal record mondiale.
L’amore per il getto del peso lo porta al gruppo Anthropos, di cui ancora oggi fa parte.
Quando gli chiesero dell’aria che si respirerà a Parigi ha risposto che «Non ne ho proprio idea, non la immagino. Spero di non avvertire la pressione tipica delle grandi competizioni, ma credo che di gare così importanti non ce ne siano e sarà un’esperienza unica da vivere.»

In una intervista realizzata prima di arrivare a Parigi al Comitato Olimpico Paralimpico Rigivan Ganeshamoorthy si è aperto di più rimanendo sempre spassoso e piacevole da ascoltare.

*Come direttore di Abitarearoma non nascondo un certo rammarico nell’apprendere che Rigivan si sia dovuto spostare a Civitanova Marche perché la Capitale d’Italia non ha le stesse strutture, staff, ecc.

Quanto Roma sia indietro con gli impianti sportivi è veramente imbarazzante. Tantissimi comuni di Italia, spesso anche con soli 10mila abitanti o anche meno hanno dei palazzetti dello sport mentre i nostri 15 municipi ne hanno veramente pochi, in molti casi nessuno, in totale saranno una decina.


Questo articolo è stato utile o interessante?
Sostieni Abitarearoma clicca qui! ↙

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scrivi un commento