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Rinnovato il Centro Congressi d’Ateneo della “Sapienza”

Giovedì 30 marzo 2017, a seguito dei lavori di riqualificazione, è stato inaugurato, presso la sede di via Salaria

La cerimonia del 30 marzo si è svolta alla presenza del Rettore Eugenio Gaudio, del Direttore Generale Carlo Musto D’Amore, della Preside della Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia e Comunicazione Raffaella Messinetti e dell’Architetto Giuseppe Paganelli dell’Area Gestione edilizia (nel suo ruolo di Responsabile del Procedimento dei lavori di ristrutturazione).

L’intervento per l’adeguamento del Centro Congressi fa parte di un più ampio programma, promosso dall’Ateneo, per la riqualificazione degli spazi destinati all’apprendimento ed alla docenza.

Il Centro Congressi inaugurato si trova presso la sede di Via Salaria, al numero 113, ubicata proprio di fronte alla “Villa Albani”.
L’edificio in cui è situato ospita il Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale nato nel 2010 dalla fusione dei Dipartimenti di Ricerca Sociale e Metodologia Sociologica (RISMES) e di Sociologia e Comunicazione (DISC). Quest’ultimo, a sua volta, si pone in continuità con lo spazio scientifico dell’Istituto (poi Dipartimento) di Sociologia, fondato da Franco Ferrarotti cinquanta anni fa.

L’Aula attualmente viene utilizzata dal Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale della “Facoltà di Scienze politiche, Sociologia e Comunicazione”, sia per le lezioni che per le tesi di laurea e Conferenze. Dalla sua nascita ha ospitato decine di Convegni universitari ed i suoi pavimenti sono stati calcati dalle più alte personalità del mondo Accademico, Politico, Sociale e della Cultura italiana ed internazionale.

Purtroppo, sia l’uso frequente che l’inesorabile trascorrere del tempo hanno segnato in maniera negativa e quasi indelebile la fisionomia della Sala. Per questo motivo, nell’ottica della realizzazione di un piano di razionalizzazione del Patrimonio immobiliare della “Sapienza”, nel 2014 l’Università ne ha decisa la riqualificazione.

A quell’epoca il Centro Congressi presentava uno stato di conservazione che, eufemisticamente, potreva essere definito come “non idoneo”, sia per quanto riguarda gli arredi, la pavimentazione ed i rivestimenti che sotto un punto di vista impiantistico (si fa riferimento, in questo caso, all’illuminazione, alla acustica ed alla gestione del microclima). La necessità di un intervento era anche dettata dalla impellente necessità di un adeguamento normativo, soprattutto rispetto alle disposizioni intervenute in ambito di Antincendio e di Sicurezza nei Luoghi di Lavoro.

L’intervento è stato studiato con il duplice obiettivo di migliorare l’offerta didattica e di elevare la qualità degli spazi (compatibilmente con le risorse disponibili per la realizzazione dell’opera). Il tutto attraverso l’utilizzo di materiali e tecnologie all’avanguardia, l’ottimizzazione dei costi di manutenzione e gestione, la riduzione dei rischi ed il miglioramento delle condizioni di sicurezza negli ambienti di lavoro.

Ovviamente l’input normativo ha determinato, attraverso l’analisi della distribuzione dei posti a sedere, una diminuzione degli stessi (170 rispetto agli originari 220).
Il necessario sacrificio può essere indiscutibilmente accettato se si considerano invece gli innumerevoli vantaggi per i fruitori: come ad esempio la rimodulazione della curva di visibilità (con evidente beneficio per tutti gli spettatori), l’utilizzo di contropareti fonoassorbenti, la rivisitazione degli standard illuminotecnici (anche per quanto riguarda la “fase” di emergenza), la possibilità di rendere l’ambiente completamente autonomo sotto il punto di vista impiantistico (soprattutto per il benessere ambientale termoigrometrico) con evidenti vantaggi di economicità ed ottimizzazione gestionale e manutentiva, la riqualificazione del Foyer, delle sale di regia e del cortile esterno. La cura dei particolari e degli aspetti di dettaglio fanno il resto.

Il Progetto è stato redatto dallo Studio dell’Ing. Stefano Crivelli (in collaborazione con gli Ingegneri Spadoni ed Attinà, gli Architetti Racheli e Turina, lo Studio Itaca, Ingegneri Ferri e Quintano) attraverso le indicazioni dell’Area Gestione Edilizia dell’Università la “Sapienza” di Roma, in particolare del Responsabile del Procedimento (Architetto Paganelli).
A seguito della validazione del Progetto i Lavori sono stati eseguiti dalla Impresa TIGIT di Roma (e dall’Impresa LAMM per gli arredi) sotto la Direzione dei Lavori del Geometra Grottesi (con i Geometri Orsini ed Ambroselli) ed il Coordinamento della Sicurezza dell’Ingegner Crivelli.

Il risultato finale, di altissimo livello architettonico e tecnologico, rappresenta l’esempio della “buona Amministrazione”: laddove la perizia e la competenza tecnica dei Progettisti si sposa con la lungimiranza e la preparazione del Committente ed incontra Imprese serie e responsabili il risultato non può essere che ottimale. Un procedimento come quello che ha portato alla riqualificazione del Centro Congressi di Ateneo, virtuoso nella forma ma soprattutto nella sostanza, garantisce l’Amministrazione nei confronti dei rischi che tutt’oggi, nonostante il Nuovo Codice Appalti, si annidano nelle pieghe degli appalti pubblici.


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