Rischio blocco della mobilità nei quartieri tiburtini
Per i numerosi cantieri previsti nei prossimi anniDopo aver penato per dieci anni per i lavori per il raddoppio della via tiburtina, i residenti di questo territorio dovranno fare i conti con le tante opere previste nei prossimi anni. Tanti cantieri apriranno, più o meno contemporaneamente, con il rischio grosso di bloccare la mobilità dei quartieri del tiburtino. Qualcuno si sarà posto il problema o ci sarà la solita improvvisazione? Procediamo ad un riepilogo delle opere previste, che riteniamo tutte o quasi necessarie alla comunità. ma quello che ci preoccupa di più è la contemporaneità dei cantieri e al loro impatto sulla vivibilità dei nostri quartieri.
Tranvia Togliatti – È una delle undici linee tram che l’Amministrazione capitolina punta a realizzare entro il 2030, un collegamento che intercetta e attraversa i territori di IV, V e VII Municipio. L’opera partirà da Ponte Mammolo (linea B), passerà per il nodo di Centocelle (linea C) e arriverà a Subaugusta (linea A). Il tracciato, lungo 8 km, passerà anche per la fermata Togliatti della linea ferroviaria FL2, per un totale di 19 fermate in aggiunta ai due capolinea. Le fermate previste nel territorio di Colli Aniene o nelle sue vicinanze sono le seguenti: Stazione FL2, Sacco e Vanzetti, Bardanzellu, Alberini, Ponte Mammolo.
Stadio AS Roma di Pietralata – Come abbiamo riportato in un altro articolo il progetto dell’AS Roma per la costruzione dello stadio a Pietralata ha ottenuto il via libera dalla Giunta Comunale. Se tutto andrà secondo le tempistiche previste la posa della prima pietra avverrà a inizio 2025 e i lavori dovrebbero terminare nel 2027 in coincidenza con il centenario dell’AS Roma. Se, come asserisce il sindaco di Roma, non si vorrà arrecare disturbo all’Ospedale Sandro Pertini, dovranno essere realizzate nuove opere di viabilità del quartiere in modo che il flusso degli spettatori non ostacoli i mezzi di soccorso diretti in ospedale (strada dedicata).
Tranvia Tiburtina – L’intervento realizzerà il nuovo collegamento tra Viale Regina Margherita – Piazzale del Verano ed il Piazzale della Stazione Tiburtina lungo il percorso di via Tiburtina integrandosi alla rete metroferroviaria esistente. L’intervento consiste nella costruzione di circa 1,34 km di lunghezza, quindi del relativo sistema di armamento binari, rete di alimentazione elettrica, risistemazione urbana dell’asse, ottimizzazione della rete TPL. Gli impianti tranviari sono localizzati nella zona centrale di Via Tiburtina, già corsia preferenziale per il TPL, con capolinea in P.le della Stazione Tiburtina nell’area antistante l’ingresso alla Stazione. La tranvia dovrebbe essere pronta per il Giubileo del 2025 ma ci sembra un obiettivo utopistico.
Prolungamento Metro B – L’intervento consisterà nella realizzazione di un ulteriore tratto di binari lungo circa 2,8 chilometri che andrà oltre Rebibbia. Con due nuove stazioni: San Basilio e Torraccia/Casal Monastero. La stessa Casal Monastero si trasformerà in un vero e proprio nodo di interscambio. Il punto dove, in modo particolare dalle zone oltre il Gra, confluiranno i pendolari che con la metro B dovranno raggiungere il Centro. L’obiettivo di Roma Capitale è di concludere l’opera entro il 2030.
GRAB, la ciclovia romana – È il progetto partecipato per la realizzazione di un anello ciclopedonale accessibile a tutti che si sviluppa per 45 chilometri all’interno della città di Roma. Il tracciato della ciclovia GRAB, che attraverserà anche i quartieri del tiburtino, è stato inserito nel Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, (PUMS), Piano che ha subito un lungo processo di partecipazione e informazione, sia tramite web che sul territorio. Pubblicato per le osservazioni, successivamente all’adozione (agosto 2018) è stato sottoposto a procedura VAS, che si è conclusa con il parere motivato della Regione Lazio alla fine del 2020. Per vincere la sfida delle tempistiche e non perdere i 16 milioni di euro, fondi misti Pnrr e Giubileo, il Comune di Roma si è affidato ad Astral grazie a due accordi quadro con Campidoglio e Regione. Questo permette di accorciare, e di molto, i tempi burocratici per tagliare il traguardo fondamentale della realizzazione di almeno il 20% del progetto totale entro il 30 giugno 2024. Per questo motivo, sono stati studiati i vari tratti della pista per concentrarsi su quelli di più facile e veloce realizzazione.
Troppa carne al fuoco? A sensazione la risposta è affermativa. Se a tutto questo aggiungiamo i quotidiani cantieri che le municipalizzate aprono ogni giorno sul territorio per intervenire su impianti vetusti che hanno bisogno continuo di manutenzione, la situazione mobilità per i residenti del tiburtino si farà difficile.
Questo articolo è stato utile o interessante?
Sostieni Abitarearoma clicca qui! ↙