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Roma chiama, i cittadini rispondono: arrivano i “vigili” volontari

L’Assemblea Capitolina ha dato l'ok alla delibera che istituisce il nuovo corpo di volontari civici della Polizia Locale

Un’idea nata dal cuore della città, cresciuta nei corridoi della Polizia Locale e approdata ora nell’Aula Giulio Cesare: Roma avrà i suoi “vigili civici”.

L’Assemblea Capitolina ha dato il via libera alla delibera che istituisce il nuovo corpo di volontari civici della Polizia Locale, un progetto che promette di dare respiro agli agenti in divisa e di riportare i cittadini al centro della vita pubblica.

Chi sono questi nuovi “guardiani della città”? Sono uomini e donne comuni, ex agenti in pensione, cittadini appassionati che vogliono rimboccarsi le maniche per amore della Capitale. Persone che scelgono di non restare a guardare, ma di scendere in strada per dare una mano, là dove serve davvero.

E con il Giubileo 2025 ormai alle porte, l’arrivo di questi “angeli civici” non poteva essere più tempestivo.

Il loro compito? Essere presenza viva nei parchi, nelle ville storiche, durante eventi, manifestazioni civili, religiose e sportive. Controllo del territorio, sì, ma anche formazione nelle scuole e supporto informativo ai turisti.

Tutto sotto l’egida e la supervisione del comandante del Corpo, con una promessa chiara: nessun onere economico per l’amministrazione, nessun ruolo in conflitto con funzioni riservate ad altri.

La delibera parla chiaro: “favorire la convivenza civile, la partecipazione e la coesione sociale”, in una Roma che vuole tornare ad essere casa e non solo cartolina.

I volontari saranno selezionati tramite avviso pubblico. Per candidarsi serviranno requisiti precisi: maggiore età, idoneità psico-fisica, fedina penale pulita. Superato il vaglio della commissione, comincerà la formazione nella scuola della Polizia Locale di Cinecittà, il vero battesimo per chi sogna di indossare, almeno in parte, la responsabilità di servire Roma.

Una volta operativi, i “vigili volontari” saranno coordinati direttamente dalla Polizia Locale, che ne gestirà i turni e i compiti secondo le esigenze del territorio e la disponibilità dei partecipanti.

Un’idea che sembrava utopia, oggi è realtà. Un modo nuovo per vivere la cittadinanza, per sentirsi parte della città non solo a parole.

Ora tocca al comandante dare concretezza a questo regolamento: Roma ha aperto le porte a chi vuole prendersene cura, con orgoglio e senso civico.


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