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Roma e i cambiamenti climatici: un decennio di trasformazioni meteorologiche

La Capitale di fronte alle nuove sfide del clima

Roma sta vivendo una fase particolarmente evidente di significativi cambiamenti climatici che stanno ridefinendo il volto meteorologico della città eterna. L’analisi dei dati degli ultimi dieci anni rivela tendenze inequivocabili che interessano non solo temperature e precipitazioni, ma l’intero equilibrio climatico urbano.

Temperature in Costante Aumento

I dati statistici degli ultimi anni dipingono un quadro chiaro del riscaldamento in atto nella Capitale. Secondo le rilevazioni della stazione meteorologica di Roma Collegio Romano, la temperatura media annuale del decennio attuale si attesta intorno ai 16,7°C, in significativo aumento rispetto ai decenni precedenti. Il confronto con le medie climatiche del periodo 1971-2000 evidenzia come gennaio registri una temperatura media di 7,4°C (stazione di Roma Urbe), mentre agosto raggiunge i 24,5°C.

Particolarmente significativo è il dato relativo all’aumento della temperatura media annuale: negli ultimi 60 anni, dal 1960, si è registrato un incremento di ben 3,65 gradi, con un’accelerazione evidente nell’ultimo decennio. Il 2020, ad esempio, ha fatto registrare un’anomalia positiva di 1,16°C rispetto alla media climatica del trentennio di riferimento 1981-2010, confermandosi come uno degli anni più caldi della storia recente della città.

Romani spettatori di fenomeni estremi

Le ondate di calore rappresentano uno dei fenomeni più preoccupanti della nuova realtà climatica romana. L’analisi dei dati mostra un aumento significativo per intensità, frequenza e durata di questi eventi estremi. Le “notti calde”, ovvero i giorni con temperatura minima superiore ai 20°C, sono in costante incremento, così come i “giorni molto caldi” con temperature massime particolarmente elevate.

Parallelamente, si registra un aumento dell’intensità delle precipitazioni con fenomeni sempre più concentrati e violenti. Il caso del 24 ottobre scorso ne è un esempio emblematico, quando Roma ha dovuto affrontare allagamenti significativi causati da precipitazioni intense e improvvise. Tuttavia, le precipitazioni annue registrano una tendenza addirittura negativa (diminuzione complessiva del 13% negli ultimi 10 anni) dimostrando che non è la quantità media di precipitazione a cambiare ma la distribuzione degli eventi: sempre più concentrati e violenti

Il Nuovo Assetto Climatico

L’analisi degli ultimi anni rivela che Roma sta evolvendo verso un clima sempre più caratterizzato da estati intense. La stagione calda registra un leggero anticipo proponendo già nel maggio inoltrato temperature mediamente più elevate e si estende progressivamente con temperature che permangono molto elevate a luglio, con picchi importanti, e una certa afa anche nei mesi di settembre e ottobre, tradizionalmente più miti.

Gli inverni più miti: i giorni di gelo, che mediamente erano 28 all’anno fino all’anno 2000, stanno diminuendo sensibilmente, con gennaio che registra temperature minime sempre meno rigide.

Ma sono soprattutto le precipitazioni ad aver assunto un carattere più irregolare. Si assiste a una ridistribuzione delle piogge con periodi di siccità prolungata alternati a eventi precipitativi estremi e concentrati.

Associate ad esse vale la pena ricordare che l’effetto “isola di calore”, tipico delle grandi metropoli, si intensifica, creando un microclima sempre più tropicale in alcune aree della città.

Di fronte a questi cambiamenti, Roma ha recentemente approvato la prima Strategia di Adattamento Climatico d’Italia, un piano elaborato con il supporto del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC). La strategia, presentata nel gennaio 2024 dopo un lungo periodo di consultazione pubblica, individua le priorità per affrontare le sfide climatiche future.

Le proiezioni climatiche indicano che questi trend continueranno nei prossimi decenni, rendendo necessarie strategie di adattamento urbano che includano la gestione delle ondate di calore, l’ottimizzazione dei sistemi di drenaggio urbano e la creazione di più spazi verdi per mitigare l’effetto isola di calore.

Roma sta attraversando una fase di transizione climatica che la porta verso condizioni sempre più simili a quelle delle città mediterranee meridionali. I dati degli ultimi dieci anni non lasciano dubbi: temperature in aumento, eventi estremi più frequenti e un nuovo regime pluviometrico caratterizzano il “nuovo clima” della Capitale.

La sfida per i prossimi anni sarà quella di adattare l’infrastruttura urbana e gli stili di vita a questa nuova realtà climatica, mantenendo al contempo la qualità della vita che ha sempre caratterizzato Roma. Solo attraverso strategie integrate di adattamento e mitigazione sarà possibile affrontare con successo questa trasformazione epocale del clima cittadino.


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