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Santa Maria della Pietà: parte la riqualificazione, ma l’abbattimento degli alberi divide i cittadini

L'azienda sanitaria rassicura: "Alberi malati o giunti a fine vita. Saranno sostituiti"

Sono ufficialmente partite le operazioni di abbattimento dei primi 84 alberi, parte di un totale di 232 da rimuovere, al Parco Santa Maria della Pietà. La notizia, annunciata nei giorni scorsi, ha scatenato un’ondata di proteste tra i cittadini preoccupati per il destino del parco.

In risposta ai numerosi messaggi e commenti sui social, la Asl Roma 1 ha condiviso immagini che mostrano lo stato di deterioramento degli alberi, molti dei quali sono ormai cavi all’interno.

Gli alberi abbattuti sono tutti ammalorati o giunti a fine vita e devono essere rimossi per garantire la sicurezza di chi frequenta il parco e dei lavoratori,” ha sottolineato la Asl. Gli alberi, piantati oltre un secolo fa, nel 1914, sono arrivati al termine del loro ciclo vitale.

Le operazioni di abbattimento, che si concluderanno il 27 settembre, interesseranno inizialmente l’area tra il padiglione 2 e il padiglione 22, per poi proseguire fino al completamento dell’intervento.

Tuttavia, la Asl ha rassicurato la cittadinanza, spiegando che tutti gli alberi rimossi saranno sostituiti come parte di un progetto più ampio di riqualificazione eco-sostenibile dei 24 ettari dell’ex ospedale psichiatrico.

Nonostante queste rassicurazioni, molti cittadini rimangono preoccupati per il futuro del parco e, in particolare, per la sorte dei nidi e dei piccoli che potrebbero trovarsi tra i rami degli alberi abbattuti.

“Siamo in contatto con associazioni specializzate che ci guideranno su come intervenire in caso di ritrovamento di nidi o piccoli,” ha fatto sapere la Asl.

Questo progetto di rigenerazione mira a restituire ai cittadini uno spazio verde rinnovato, ma la tensione resta alta, con molti che si chiedono quale sarà il volto del parco una volta completato l’intervento.


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