Sgombero stabile alla Montagnola

E’ di 19 contusi, 12 appartenenti alle forze dell’ordine e 7 manifestanti, un primo bilancio dei disordini che si sono verificati la mattina del 16 aprile durante le operazioni di sgombero di uno stabile in via Baldassarre Castiglione, alla Montagnola.

Gli agenti sono intervenuti quando alcuni dei manifestanti hanno aperto lo sportello di uno dei blindati della Polizia nel tentativo di salire sul mezzo.
Da quella circostanza hanno avuto origine alcuni momenti di tensione nel corso dei quali i poliziotti hanno allontanato i facinorosi.

La Polizia ha identificato alcuni dei partecipanti, aderenti a diverse sigle di movimenti per la casa, che si sono radunati davanti all’edificio e per impedirne lo sgombero hanno dato luogo a delle tensioni con le forze dell’ordine.

Nel corso delle prossime ore saranno esaminati anche i filmati effettuati dalla Polizia Scientifica per individuare i responsabili che saranno deferiti all’autorità giudiziaria.

A criticare le modalità dell’intervento da parte delle forze dell’ordine Marta Bonafoni, vice capogruppo di Per il Lazio al Consiglio regionale

“Stigmatizzo quanto avvento durante lo sgombero alla Montagnola dove sono rimasti ferite otto persone, tra le quali Paolo Di Vetta, leader dei movimenti per la casa, alle quali va la mia vicinanza.
Con gli sgomberi non si mette fine all’emergenza casa, un dramma che non può pesare sulle spalle di chi non ha un tetto sopra la testa. Servono invece azioni da parte delle Istituzioni ferme e condivise. Mi associo, quindi, all’appello siglato da tutti i capigruppo della maggioranza capitolina per chiedere al presidente Zingaretti, al sindaco Marino e al prefetto di individuare quanto prima una soluzione alla drammatica emergenza casa che si registra in questa Regione”.

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