Spari e minacce per un appartamento: rivalità tra gruppi di latinos sfocia in violenza
Due sudamericani denunciati e scovati alla MaglianaUno dei tanti angoli di periferia romana, si è trasformato in un teatro di violenza e intimidazione, una guerra senza esclusione di colpi per il controllo di un appartamento conteso.
L’episodio, avvenuto domenica notte alla Romanina, è solo l’ultimo capitolo di una crescente tensione tra due gruppi che da giorni si fronteggiano con minacce e aggressioni.
Alla base della rivalità, il desiderio di prendere possesso di un immobile, trasformato in un oggetto di lotta e ambizione.
Una notte di tensione: la paura s’insinua tra i residenti
La scorsa domenica notte, la tensione è esplosa con una violenza inaspettata. Secondo quanto riferito dalla Polizia di Stato, il gruppo che si opponeva agli occupanti attuali ha deciso di mettere in atto una dimostrazione di forza agghiacciante: un’arma da fuoco è stata brandita e utilizzata per sparare tre colpi in aria, un atto dimostrativo finalizzato a intimidire e a “marcare il territorio”. Il rumore dei colpi ha scosso il quartiere, lasciando i residenti sotto shock e alimentando un clima di paura e ansia.
Dietro il suono degli spari e delle minacce, la posta in gioco è altissima: la possibilità di accaparrarsi un immobile conteso e cacciarne via gli attuali occupanti. Un movente che sembra aver trasformato quello che poteva essere un semplice litigio in una faida a tutto campo.
La prontezza della Polizia: rintracciati e fermati i responsabili
L’intervento della Polizia di Stato non ha tardato. La notte stessa, gli agenti del commissariato Romanina hanno avviato un’indagine serrata, raccogliendo testimonianze e prove che hanno rapidamente portato all’identificazione dei tre sospettati, già noti per le loro precedenti minacce nei confronti delle vittime.
Nelle prime ore di martedì mattina, due di loro sono stati rintracciati in via della Magliana, dando così inizio alle procedure di identificazione e perquisizione.
Il ritrovamento delle armi e le denunce per minacce aggravate:
Nel corso delle perquisizioni, la polizia ha scoperto una pistola modello revolver, anche se caricata a salve, un pugnale artigianale e un coltello da cucina: armi che fanno immaginare uno scenario di intimidazione e di minaccia costante.
Per entrambi gli uomini è scattata immediatamente la denuncia per reati di minaccia aggravata in concorso e porto di oggetti atti a offendere.
Inoltre, il trentunenne trovato con la pistola è stato deferito per porto abusivo di armi, con un’accusa che aggrava ulteriormente la sua posizione.
Il Caso della Magliana:
Anche il quadrante della Magliana è al centro di una situazione critica, con centinaia di appartamenti, originariamente di proprietà dell’INPS, che ora risultano occupati abusivamente.
Le vie interessate, tra cui via Pieve Fosciana, via Pescaglia e via dell’Impruneta, sono ormai protagoniste di un fenomeno fuori controllo: su circa 700-800 unità abitative dell’istituto previdenziale presenti in zona, si stima che almeno il 90% siano finite in mano agli occupanti.
Il patrimonio INPS tra vendite mancate e esecuzioni di sfratto:
Il patrimonio immobiliare dell’INPS, messo in dismissione anni fa, è stato in parte riscattato dagli assegnatari originari. Tuttavia, il processo di vendita non ha avuto sempre successo, lasciando molti alloggi invenduti e soggetti a episodi di occupazione.
Inoltre, gli sfratti per morosità o fine locazione hanno creato un ulteriore vuoto, lasciando spazi liberi che sono diventati facili bersagli per le occupazioni abusive.
Occupazioni organizzate: un business di affitti abusivi
La situazione è resa ancor più complessa da un vero e proprio mercato nero degli affitti, in cui i nuovi occupanti, spesso di origine sudamericana, vengono indirizzati verso questi appartamenti liberi da soggetti che richiedono affitti fino a 800 euro al mese.
Un sistema organizzato che ha preso piede grazie alla possibilità di accedere facilmente a questi alloggi. Le protezioni installate per evitare le intrusioni – grate e inferriate – vengono divelte con facilità, lasciando spazio agli occupanti “di turno”.
La Scuola “ex 8 Marzo”: un centro di occupazioni e richieste di sgombero
Nella zona non solo gli appartamenti sono stati oggetto di occupazioni. Anche l’edificio della scuola “ex 8 Marzo” si è trasformato in una sorta di centro informale, con un continuo “via vai” di persone e ripetute richieste di sgombero.
La presenza della scuola occupata è ormai parte del fenomeno diffuso e, per molti residenti e proprietari, un esempio emblematico della situazione fuori controllo.
Un quadrante in emergenza: i residenti chiedono interventi urgenti
Di fronte a questa realtà, amministratori di condominio, proprietari degli immobili riscattati e residenti della zona sono esasperati e chiedono un intervento concreto per ristabilire la legalità e riportare ordine nel quadrante della Magliana.
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