Stranezze di città, i due passaggi pedonali a piazza Sabaudia, a Tor de’ Schiavi
L'idea è stata ottima, ma la gestione è pessimaAlle spalle della chiesa parrocchiale del Santissimo Sacramento di Largo Agosta mi sono trovato di fronte alla “stranezza di città” di oggi.
Philippe Daverio ha scritto un libro, pubblicato nel 2020, con il titolo “Il vizio della curiosità”. Nella presentazione pubblicitaria una frase mi è rimasta impressa: “la curiosità non è un difetto ovviamente, anzi: è la base stessa della conoscenza”.
Io non sono Philippe Daverio, ma ho il vizio della curiosità.
Cercavo l’associazione laica “Va a Fa ‘n Bene”, che ha la sede in piazza Sabaudia 2.
L’ho cercata in sella alla mia bicicletta, pedalando e partendo come al solito da Tor Tre Teste, passando dal Quarticciolo e da Centocelle, per poi arrivare a Tor de’ Schiavi-Villa Gordiani.
Ho trovato l’associazione dopo essere passato davanti alla chiesa parrocchiale del Santissimo Sacramento di Largo Agosta e dopo aver disceso un tratto di piazza Sabaudia in direzione di via Alatri. La loro sede precede di pochi metri un circolo bocciofilo e un circolo ricreativo.
A metà piazza Sabaudia ho visto sulla mia sinistra la discesa di un parcheggio interrato ed una strada che porta ad un parcheggio scoperto.
Pedalando, ho anche visto di sfuggita due diversi passaggi pedonali, uno prima del parcheggio scoperto e l’altro subito dopo.
Ottima l’idea dei progettisti della piazza, “tagliarla in orizontale” con due passaggi pedonali, dando la possibilità ai pedoni di attraversarla senza incrociare macchine o moto.
“Il vizio della curiosità” però ha prevalso.
Ho continuato a pedalare andando in via Alatri e dal lato opposto di piazza Sabaudia che porta a via Bellegra.
Sono sceso dalla bicicletta all’altezza di via Fontana Liri e mi sono trovato di fronte alla “stranezza di città”, la pessima gestione dei due vialetti pedonali lastricati in mattonato, specialmente quello a ridosso del muro di cinta della chiesa parrocchiale del Santissimo Sacramento, che è nel massimo degrado e sporcizia.
Allego all’articolo le foto che ho scattato.
Vogliamo porre una domanda agli amministratori competenti: gli abitanti del quartiere non meriterebbero più rispetto?
I due passaggi pedonali a piazza Sabaudia non sono la “Passeggiata del Gelsomino”, non sono la “Scalinata degli Innamorati”, non sono la “Passeggiata (mai nata) Alessandrina”, ma, almeno, i frequentatori dei due passaggi pedonali facciamoli… un po’ sognare!
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