Categorie: Cronaca Mostre
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Venti anni di Centocelle in mostra. Visti con gli ‘occhi’ di Abitare A

Presso la biblioteca G. Rodari di via Tovaglieri "Un giornale, un quartiere. Centocelle 1987-2006"

La biblioteca G. Rodari di via Tovaglieri 237/a ospita in questi giorni la mostra del giornale “Abitare A” in occasione dei suoi 20 anni. In particolare l’esposizione documenta gli ultimi 20 anni del quartiere Centocelle attraverso gli articoli di questo giornale nato nel giugno 1987 a Colli Aniene e diretto da Vincenzo Luciani.
Il primo numero di Centocelle è uscito nel dicembre ’87 e dal ’97 le edizioni dei vari quartieri si sono unificate in una unica per Roma Est.

Mostra Abitare a Centocelle

Dal marzo ’99 oltre ai municipi V, VI, VII il giornale si è esteso all’VIII e al X.
Da sempre è in distribuzione gratuita: fino al ’96 veniva diffuso nelle cassette postali delle abitazioni e dal ’97 è diffuso nelle edicole, nei bar e nei centri di aggregazione.
Nell’aprile ’97 fa il suo esordio anche in internet nella sezione “Novità” del sito www.cisconet.it e da settembre 2000 ha un suo sito www.abitarearoma.it
Nell’ottobre 2002 la versione on-line diventa testata autonoma abbracciando tutti i quartieri di Roma ed è pubblicata sul sito www.abitarearoma.net il tutto diretto da Enzo Luciani che, visti gli ottimi risultati, non delude papà Vincenzo.

Nei 20 anni presi in esame si sono succeduti 5 Sindaci (Signorello, Giubilo, Carraro, Rutelli, Veltroni) e 9 Presidenti di circoscrizione (prima) e municipio (dopo).
I pannelli della mostra illustrano anno per anno i problemi grandi e piccoli di Centocelle: il dramma degli sfratti dell’87, il traffico e i pubblici trasporti, i diversi risultati elettorali, lo sgombero dei vari campi nomadi, i lavori pubblici fino ad arrivare agli attuali argomenti quali la METRO C, il Parco archeologico di Centocelle e il “Corridoio della mobilità Togliatti”.
Temi ancora in evoluzione che “Abitare A” e “abitarearoma.net” continueranno a raccontare con passione confermandosi ancora una volta testimoni dell’evoluzione di un quartiere, di profonde trasformazioni non solo territoriali ma anche e soprattutto sociali e culturali.


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