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XX Municipio: un privato scopre reperti archeologici nel parco di Vejo

Attende, così come previsto dalla legge, un riconoscimento. Ma viene a sapere che dovrà addirittura pagare le spese sostenute dall'amministrazione per lo scavo e la conservazione

Un privato, durante la messa a dimora di un albero su un terreno del Parco di Vejo, nel territorio del XX Municipio, ha trovato casualmente una tomba e ha avvertito prontamente la Sovrintendenza, che a sua volta, ha imposto al privato la realizzazione a proprie spese di un’adeguata struttura volta alla conservazione della tomba.

Si tratta di una tomba a camera di età orientalizzante con dromos, attribuibile alla cultura etrusca, particolarmente importante per la qualità intrinseca e per lo stato di conservazione, nonché per la conoscenza della topografia antica dell’intera zona relativa la Via Veientana Antica. Tale tomba si può datare intorno al VII Sec. A.C.

La legge prevede (codice civile e decreto legislativo n. 24/04) dei riconoscimenti a favore degli scopritori. Tale norma è finalizzata tra l’altro a favorire un corretto, responsabile e positivo comportamento da parte dei cittadini. Nel caso specifico lo scopritore si è rivolto alla Sovrintendenza competente per richiedere i riconoscimenti previsti.

Ma, “a fronte di questa richiesta la Sovrintendenza , nel confermare la legittimità del diritto, ha asserito che all’importo del premio dovranno essere detratte le spese sostenute dall’Amministrazione relative allo scavo e al restauro dei reperti”.

“Paradossalmente – sostiene l’interessato – oltre alle spese sostenute dal sottoscritto per la conservazione della tomba ( copertura, drenaggio e incanalazione delle acque meteoriche), qualora il valore di stima dei beni rinvenuti fosse inferiore alle spese sostenute dalla Sovrintendenza potrei anche essere chiamato a rifondere gli Uffici della Sovrintendenza per la differenza”.

Sembra assurdo – dichiara l’Assessore ai LL.PP. del XX Municipio Marco Daniele Clarke – che un cittadino onesto, che chiama prontamente la Sovrintendenza quando scopre un bene archeologico possa essere penalizzato economicamente e vessato dalla burocrazia.

L’ Assessore si è rivolto al Ministro dei Beni Culturali Francesco Rutelli segnalando la situazione che, al di là del caso specifico, solleva un argomento di carattere generale di particolare preoccupazione.


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