A Cervara la storica Festa degli Artisti
Sabato 16 e domenica 17 settembre 2023. Iniziative nel più bel balcone sulla Valle dell’Aniene; un film inedito, musica, mostre, un itinerario storico/gastronomicoSi possono visionare sulle locandine, appuntamenti ed itinerari di sabato 16 e domenica 17 settembre 2023 che comprendono visite guidate al Museo “Transumanti e Pitturi”, i concerti, proiezioni di cortometraggi, presentazioni di libri.
Cervara è un comune italiano di 451 abitanti della città metropolitana di Roma, arroccato su uno sperone di roccia nel Parco Naturale dei Monti Simbruini, meglio conosciuto come il Borgo degli artisti per via delle sculture, murales, mosaici che ne arricchiscono vicoli e scalinate rendendolo un luogo unico al mondo.
Generazioni di “pitturi” – artisti e acquarellisti austriaci, francesi, olandesi, perfino americani – dalla fine del ‘700 a tutto l’800 hanno risalito questi sentieri pur di farsi rapire da questi paesaggi.
Cervara è detto un paese anfiteatro poiché le case sono come gradinate aggrappate al calcare di una rocca che punta verso il cielo, così ricordano alcuni versi di Raphael Alberti che si possono trovare trascritti sul muro: –
“Cervara vive sola, scolpita in cima a una montagna di pietra. E’ una scultura nel cielo che al cielo volerebbe se l’aria non la sostenesse”.
Storicamente frequentato da numerosi artisti di grande valore da sempre, da diversi anni il Comune ha deciso di dedicare annualmente ad un artista diverso un nutrito programma di manifestazioni, oltre alla tradizionale visita guidata al Museo della Montagna ed all’Area faunistica del cervo, alle panoramiche passeggiate lungo la Scalinata degli Artisti e la Scalinata della Pace.
Quest’anno le manifestazioni che vantano il contributo della Regio Lazio, sono dedicate ad Antoine Auguste Ernest Hébert, nato il 3 novembre 1817 a Grenoble da un’agiata famiglia di un notaio, cugino di Stendhal.
Pittore geniale, realizzò molti ritratti e costruì gran parte della sua opera, definita “tra romanticismo e simbolismo”, attingendo ai ricordi dei suoi soggiorni italiani. Tra Cervara e l’arte è quindi sempre esistito un naturale inscindibile legame, gli artisti che, da sempre si sono recati sin quassù hanno portato in tutto il mondo opere de “la Cervara” e nei loro cuori il ricordo di un antico borgo che non poteva non suscitare nei loro sentimenti la più fervida ispirazione.
In questa festa non mancano gli stand enogastronomici con prodotti tipici locali e musica dal vivo, soprattutto le degustazioni del famoso Tartufo di Cervara che ha ottenuto il riconoscimento di prodotto agroalimentare tradizionale laziale.
Cervara è il nome è di origine latina. Era Mons Cervarius (Nibby) ed il paese ivi fondato era Cervaria, cioè luogo dei cervi. Questa è montagna, bastioni potenti di calcare, un tempo abitata dagli Equi, di cui gli stessi romani ne hanno riconosciuto la fierezza. È la frontiera dei Monti Simbruini, territorio di Parco regionale. Altipiani di pietre, pascoli, faggete. Mille e più metri di quota a 70 km. da Roma: Il paese più alto del Lazio.Questa era terra di pastori: si viveva di mucche e di pecore. Nelle praterie oltre i 1000 metri si seminava il grano vernino. Più in basso si coltivavano lenticchie. Si faticava, ma non era un’economia di sopravvivenza, quindi non si soffriva la fame. Qui, ancora oggi, si vive bene, a lungo, ma si cammina molto poiché le strade del paese sono vicoli aggrovigliati come una spirale, gradini su gradini, scalinate dopo scalinate.
Per tornare all’arte, sulla Rocca della fortezza medievale si riconoscono forme che incuriosiscono e sorprendono. Tutto questo è frutto dell’artista Vincenzo Bianchi che anni fa si innamorò di Cervara e portò qui i suoi allievi dell’Accademia d’Arte di Firenze a modellare un’intera rocca. Così è divenuto luogo di incontro di culture diverse (italiana, europea, orientale) un laboratorio, un’opera sperimentale senza fine, che continuerà una narrazione con nuovi elementi, con nuovi artisti e nuovi paesi. E non è finita: ceramisti di fama hanno decorato le targhe stradali e quelle degli uffici pubblici. I poeti inoltre, complice una piccola Pro-loco e un Comune attento, da vent’anni a questa parte hanno “dipinto” Cervara: non c’è infatti passaggio, non c’è angolo di casa, spigolo di vicolo dove non siano stati incisi su un muro una poesia, un inno al paese, un verso.
Infine il musicista Ennio Morricone, cittadino onorario di Cervara, ha lasciato scritte su una pietra, le note di un’allegra passacaglia, antica danza popolare spagnola. Ennio Morricone ha anche composto musiche inedite dal titolo “Notturno per Cervara” e
“Passacaglia per Cervara” nel 1998, dirette da Andrea Morricone con Roma Sinfonietta a Cervara il 2 luglio 1998. “Un orizzonte immenso”, scriveva più di un secolo fa il pittore Ernest Hébert, che trovò rifugio in queste solitudini e qui dipinse la bellezza di Rosa Nera, modella di 16 anni sorpresa mentre prendeva acqua alla fonte di Monestriglio, dove mette in risalto la melanconia penetrante di un’anima eccezionalmente delicata. La donna paesana fu sempre in tutta la sua carriera di pittore la sua musa preferita, elevandola al più alto simbolo di bellezza e perfezione, segnaliamo quindi che è stato realizzato un cortometraggio proprio su questo rapporto.
Dopo la presentazione delle manifestazioni da parte del Sindaco Adriano Alivernini e di Maria Antonietta Orlandi Consigliere delegato alla Cultura e Turismo alle ore 17,30 presso gli Archi Santi (Sagrato della Chiesa), alle ore 17,50 lo scrittore Gianni Andrei introdurrà gli eventi artistico-culturali tra i quali alle ore 19,00 l’anteprima assoluta del film cortometraggio Rosa Nera del Maestro Antonio Proietti, Regia di Gianluca Filippi, preceduta alle ore 18,40 dalla mostra delle foto del backstage dell’artista Valter Sambucini.
Un notevole personaggio pittore Ernest Hébert che fu direttore dell’Académie de France a Roma dal 1867 al 1872; dal 1882 al 1885 fu professore all’Ecole des Beaux-Arts di Parigi e ancora direttore dell’Accademia di Francia a Roma dal 1885 al 1890. Pittore di successo, ricercato dalla mondanità e dalla stessa famiglia imperiale, ma con un rapporto umano e privilegiato con l’Italia ed in particolare con Cervara. Ma parlare di Ernest Hébert a Cervara significa cercare di approfondire la figura misteriosa e fascinosa di una delle più celebri modelle dell’intera Valle dell’Aniene: Rosa Nera.
L’Artista arrivò a Cervara quando aveva 39 anni e qui visse dall’ottobre 1856 al maggio 1858. A Parigi Hébert aveva sentito che la sua pittura aveva bisogno di nuove energie, nuovi stimoli e decise quindi di tornare in Italia per ritrovare quella ispirazione iniziale che gli aveva dato il successo. A Roma gli parlarono di un paese impervio ed arroccato dell’alta Valle dell’Aniene. Decise allora di partire per Subiaco, così si incammina per un sentiero infinito che tra rocce ed anfratti lo porta a Cervara e al suo arrivo viene subito colpito dalla visione di un arco di accesso al paese da dove passano le donne per andare ad attingere l’acqua alla fonte di “Monestrigliu”.
Trova casa nel paese e comincia a vivere la vita semplice, rude ed austera dei paesani, colpito particolarmente dalle ragazze che vanno a prendere l’acqua, trasportando sul capo una conca di rame, nei loro costumi tradizionali. Qui realizza i dipinti “Rosanera alla fontana”, in due versioni, “Le pic de Cervara”, “Una rue a’ Cervara”, “Porteuse d’eau de Cervara” e il celeberrimo “Les Cérvaroles” che esporrà al Salon di Parigi con notevoli apprezzamenti della critica tanto da essere premiati, ora esposto a Parigi al Museo d’Orsay.
Tra le donne che osserva quotidianamente, una in particolare s’impone alla sua attenzione: la chiamano Rosanera, isolata e ripudiata da tutto il paese essendo considerata una donna di facili costumi; aveva infatti partorito un figlio, illegittimo. Non si sa come Hébert l’abbia convinta a trasferirsi in Francia dove sarebbe divenuta una modella di importanza nazionale, probabilmente fu l’ostilità dei paesani e le precarie condizioni economiche, ma soprattutto quella scintilla che sfociò in una travolgente storia d’amore. Fu così che il personaggio di Rosanera divenne una leggenda che affonda tuttora le radici nel mistero, dove convivono l’assurdo e il paradosso della vita, la bellezza e l’oscurità, l’amore e l’odio, il sublime e il diabolico così come l’energia e la materia a rappresentare i due diversi aspetti della vita.
FESTA DEGLI ARTISTI – CERVARA, sabato 16 – 9 – 2023
Ore 10,00 – Visite guidate al paese e al Museo Transumanti e pitturi
Mostra documentaristica al museo: dipinti, disegni e foto del back stage realizzati per il film Rosa Nera
Ore 11,00 – Concerto del gruppo Gift Geo Economic Orchestra – P.zza Umberto I
Ore 12,00 – 17,00 – Osservazioni solari con telescopio a cura dell’Ass. Astris – Rocca medievale
Ore 17,30 – Apertura lavori da parte del Sindaco Adriano Alivernini e di Maria Antonietta
Orlandi, Consigliere delegato alla Cultura e Turismo presso gli Archi Santi (sagrato della Chiesa)
Ore 17,50 – Gianni Andrei (chairman): introduzione all’evento artistico-culturale
Ore 18,00 – Presentazione del volume Il costume tradizionale di Cervara di Emanuele Quadrozzi e altri e conversazioni con gli autori
Ore 18,30 – Proiezione video sulla valorizzazione del costume di Paolo Sbraga
Ore 18,40 – Proiezione delle foto del backstage del fotografo d’arte Valter Sambucini
Ore 19,00 – Anteprima assoluta del film cortometraggio Rosa Nera del Maestro Antonio Proietti, regia Gianluca Filippi
Ore 20,00 – Musiche scelte del Maestro Ennio Morricone cantate della Soprano Annalisa Quaresima, al pianoforte il Maestro Alessandro Enea
DOMENICA 17/ 9/ 2023 – XXII SAGRA DEL TARTUFO
Ore 10,00 – Visite guidate al paese e al Museo Transumanti e Pitturi, Lungo le vie del paese esposizioni foto di Antonio Timperi, curatore Mirko Koepke
Ore 11,00 – Arrivo Gruppo musicale Stret Band Smilf – P.zza Umberto I
Ore 12,00 – Apertura stand enograstronomici – P.zza S. Emidio [Ore 10,00 : Apertura Cassa]
Ore 10 – Mostra documentaristica al museo: dipinti, disegni, foto del back stage e cortometraggio realizzati per il film Rosa Nera e video sulla valorizzazione del costume di Cervara
Ore 12,00 – Osservazioni solari con telescopio a cura dell’Ass. Astris – Rocca medievale
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