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A passeggio tra gli alberi storici di Roma

Con un patrimonio – per citare solo quello comunale – di oltre 300mila alberi e più di 42milioni di metri quadrati di verde, Roma è una delle città più green d’Europa e custodisce alberi storici di particolare bellezza e rarità.

Esemplari splendidi nei loro colori benché quest’anno il foliage sia in ritardo a causa del perdurare di temperature al di sopra della media stagionale.

Alla scoperta dei giganti

Ecco alcuni possibili itinerari alla scoperta di questi giganti che da secoli ornano strade, parchi e ville cittadine.

Mini-passeggiate lungo suggestivi percorsi urbani e all’interno di giardini e ville per conoscere questi monumenti naturali, da ammirare come vere e proprie opere d’arte.

DAL CAMPIDOGLIO A VIA FABIO MASSIMO

Partendo da una delle piazze più belle di Roma, cuore della città e sede dell’amministrazione capitolina, si può scorgere una splendida Phytolacca dioica. Nella parte alta della Cordonata michelangiolesca che scende a piazza Venezia, sulla destra, se ne può ammirare un esemplare dalla chioma rigogliosa.

Originario dell’Argentina questo esemplare fu piantato agli inizi del 1900 da Baldassarre Ladislao Odescalchi in ricordo dei tanti immigrati italiani in quella terra. Un Paese dove questa sequoia è considerata sacra. Forse perché come spiega il suo nome locale – “albero dell’ombra” – contribuisce ad alleviare le alte temperature con le sue ampie chiome e le ragguardevoli altezze che qui vengono mitigate con potature di contenimento. Il fogliame folto e sempreverde grazie ad una riserva di acqua nel tronco la trasforma in un’oasi di ombra e refrigerio.

Procedendo lungo corso Vittorio Emanuele troviamo ad attenderci, in piazza della Chiesa Nuova una gigantesca Paulownia tormentosa anche lei messa a dimora a inizio ‘900, accanto alla fontana della grande piazza. Questo splendido albero dalle origini orientali viene spesso utilizzato nel verde urbano perché resiste bene all’inquinamento atmosferico. Questo esemplare dal portamento maestoso, sfoggia foglie di un verde intenso a forma di cuore con fioriture primaverili e frutti marroncini nel periodo autunnale mentre in inverno è completamente spoglio.

Proseguendo la passeggiata, attraverso ponte Sant’Angelo si raggiunge l’ampia piazza Cavour dove concedendosi una sosta sulle panchine dei giardini si potranno ammirare le palme romane. Altrettanto famose dei pini di Roma competono con loro per il primato di albero simbolo della città eterna.

Presenti fin dai tempi antichi come testimonia Svetonio nella sua Vita dei Cesari, oggi ancora svettano nei luoghi iconici della capitale. Le troviamo in piazza di Spagna, a Villa Torlonia, a Villa Celimontana e nei giardini di piazza Vittorio. Qui le Washingtonia, note anche come palma californiana, furono piantate nell’Ottocento insieme ad altre varietà di diverso portamento e altezza. Le palme andarono ad arricchire il giardino, un piccolo orto botanico allestito per i funzionari sabaudi che si trasferivano nella nuova capitale.

Proseguendo l’itinerario, la passeggiata si conclude a poca distanza da piazza Cavour, con i Ginko biloba. Due filari di questi alberi originari della Cina ornano via Terenzio e via Fabio Massimo, nel quartiere Prati.

I Ginko risalgono a circa 250milioni di anni fa, ne sono stati rinvenuti resti nel paleozoico. Hanno una forte resistenza all’inquinamento atmosferico ed una resilienza che li rende preziosi alleati per la nostra sopravvivenza.

Quest’anno dovremo aspettare ancora qualche giorno per ammirare la magica atmosfera autunnale che il giallo paglierino delle loro foglie dona alla strada.

DUE PASSI AL GIANICOLO

Nel verde della Passeggiata del Gianicolo e a Villa Sciarra, poco distante, dimorano alcuni degli alberi monumentali di Roma.

Camminando nella Villa circondata dalle Mura Gianicolensi, lungo viale Adolfo Leduch, si possono scorgere un raro esemplare di Podocarpo e, nei pressi dell’Istituto di studi germanici, un monumentale Cedro dell’Himalaya. Spiccano nel giardino i magnifici Ginkgo Biloba introdotto dai Wurts, gli ultimi proprietari che la donarono poi allo Stato italiano.

Uscendo da Villa Sciarra si raggiunge in pochi passi la Passeggiata del Gianicolo che coniuga la bellezza di questi monumenti naturali agli splendidi panorami sulla città. Luoghi magici da percorrere risalendo dall’Ossario Garibaldino nei cui pressi si erge un imponente Cedro del Libano, tra gli esemplari monumentali per età, dimensione, forma e portamento fino al Fontanone del Gianicolo. Questa fontana realizzata nel 1600 circa, è la Mostra dell’Acqua Paola ossia il terminale dell’acquedotto Traiano-Paolo.

Proseguendo il cammino si avvista una Phytolacca Dioica, la gemella l’avevamo incontrata alla partenza del primo itinerario in Campidoglio, vicino alla statua di Cola di Rienzo. Piantata anche questa da Baldassarre Ladislao Odescalchi nel 1911 in occasione del 50° anniversario dell’Unità d’Italia.

Proseguendo verso il grande piazzale Garibaldi si potrà godere dell’imperdibile e suggestivo panorama sulla città e della bella passeggiata sotto alberi di tante e diverse varietà che dominano il sottostante Orto botanico cittadino.

Da qui, alle 12 in punto, si assiste alla cannonata a salve che ogni giorno segna l’orario. Una tradizione che prosegue 1847, introdotta per volere di Pio IX da Castel Sant’Angelo e nel 1904 trasferita sul colle del Gianicolo.

Il Dipartimento Tutela Ambientale di Roma Capitale organizza visite e trekking volti a sensibilizzare sui temi ambientali e promuovere la conoscenza del patrimonio arboreo cittadino.


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