

Inches segnala agli uffici competenti la situazione d’illegalità del Mercato
1- La moschea. 2- Il tratto di recinzione di fronte al mercato 3- Il degrado. 4- Accensione fuochi da Monte Antenne.
Il Consigliere del II Municipio, Massimo Inches, ha segnalato agli uffici competenti la grave situazione d’illegalità e di degrado in prossimità dell’ingresso della Moschea di Roma. Secondo il consigliere "l’area si troverebbo in quello stato da oltre quindici anni".
"Dal 1990, infatti, – dichiara Inches – è sorto spontaneamente un mercato, composto da circa 30 banchi di vendita, gestiti da cittadini arabi, sulla carreggiata stradale – spazio destinato a parcheggio, con segnaletica orizzontale – e sul marciapiede di dimensioni molto ridotte, impedendo il passaggio pedonale.
I prodotti alimentari sono cotti sul posto, utilizzando bombole del gas, bracieri e fornelli, in contrasto con ogni norma per garantire il rispetto della sicurezza e dell’igiene per i cittadini.
Molti rifiuti provenienti dal mercato vengono gettati alle pendici del Monte Antenne, attraverso aperture della recinzione, sul lato opposto del mercato, adiacente la pista ciclabile, con notevole danno e degrado dell’ambiente, suscitando il giusto risentimento di numerosi cittadini, ch si sono rivolti allo scrivente.
Il Consiglio della allora 2^ Circoscrizione aveva deliberato, nr. 110 del 1995, un mercatino saltuario da tenersi in viale della Moschea, nei giorni di venerdi, in occasione delle festività religiose islamiche, con un totale di 11 rivenditori, ma non c’è stato più alcun seguito per la completa attuazione della Deliberazione stessa.
Inoltre a tutt’oggi il 2° Municipio non ha mai effettuato assegnazioni di posteggi, né tantomeno rilasciato autorizzazioni per l’occupazione del suolo pubblico.
Di conseguenza – conclude Inches – tutti gli esercenti del mercato di viale della Moschea, sono privi di qualsiasi tipo di autorizzazione, effettuando illegalmente il commercio di prodotti non alimentari ed alimentari, oltre alal cottura dei cibi all’aperto.
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