Affitti a Roma: il 64,1% opta per il canone concordato
Tra le grandi città è quella dove più viene utilizzata questa tipologia di locazione. Diminuisce la quota di studenti nel 2023Nella capitale, i contratti di locazione sono principalmente a canone concordato. I proprietari degli immobili preferiscono questa opzione per garantirsi una certa sicurezza, avvalendosi dei calcoli effettuati dai sindacati degli inquilini e approfittando delle agevolazioni fiscali. Questa pratica è molto più diffusa rispetto ad altre grandi città italiane.
Nel 2023, anno a cui si riferisce lo studio preso in considerazione, c’è però un calo delle stipule fatte a studenti. Si passa, infatti, dall’11 al 9,7%. Ad essere più attive sul fronte degli affitti agli studenti sono Verona, Torino, Milano e Firenze con percentuali che vanno da quasi il 33% a poco meno del 20, anche se la città meneghina ha in comune con la Capitale il calo di contratti per fuori sede: dal 25,7% al 19,4%. Meglio i lavoratori trasferisti.
È indubbiamente vero che a Roma la volontà dei proprietari di massimizzare la rendita gioca un ruolo significativo, specialmente quando si possiedono immobili in zone ben servite dai mezzi pubblici o vicine al centro storico e a San Pietro.
Con l’arrivo del Giubileo, c’è la possibilità di guadagnare di più affittando agli ospiti turisti per brevi periodi, anche inferiori alla settimana, piuttosto che mantenere l’immobile inutilizzato per mesi consecutivi. Questa flessibilità nell’affitto può portare a una maggiore redditività per i proprietari durante eventi come il Giubileo.
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