Allargare la Riserva Naturale Statale del Litorale Romano

Nella Zona di Castel di Guido (Municipio 13)

La Riserva Naturale Statale del Litorale Romano, istituita con il Decreto ministeriale del 29 marzo 1996 – pubblicato sulla G.U del 2 maggio 1996- si estende da Palidoro a Capocotta su una superficie di 15.900 ettari, (8.150 nel Comune di Roma e 7.750 nel Comune di Fiumicino), 135 ha dei quali nella zona di Castel di Guido (Municipio 13).

Nel Borgo di Castel di Guido il confine della Riserva è su Via Gaetano SODINI (la strada principale del borgo, dove ci sono in particolare l’ex Poliambulatorio, attualmente sede di una Comunità psicoterapeutica, la Scuola Elementare e la Scuola dell’Infanzia comunale).

Sarebbe pertanto opportuno estendere la superficie dalla Riserva oltre Via Sodini in modo da tutelare tutta la zona compresa tra la Via di Castel di Guido (vecchia Via Aurelia) e la Via Aurelia nuova, dato che conserva numerose vestigia archeologiche e storiche.

Basti pensare che nella località La Bottaccia (l’antica Lorium, che era la prima stazione di posta sulla antica Via Aurelia e che è stata anche Sede Vescovile per alcuni secoli prima di essere unificata con la Diocesi di Selva Candida, ubicata vicino alla via omonima, nella zona di Casalotti, appena fuori dal GRA) vi era la Villa dell’Imperatore Antonino Pio, che vi mori nell’anno 161, e dove per alcuni anni visse, da giovane, Marco Aurelio, che gli successe come Imperatore. Molto probabilmente ci sono altre Ville romane. Due sono state trovate dal Gruppo Archeologico Romano-GAR (Villa delle Colonnacce e Villa Olivella) all’interno dei 2.000 ettari dell’Azienda Agricola, acquisita dalla Regione dal Pio Istituto di Santo Spirito con la Riforma Sanitaria del 1978 e poi data in gestione al Comune di Roma Capitale, che però da vari anni non se ne interessa adeguatamente, tanto che è stato chiuso sia il caseificio che il punto vendita dei prodotti biologici dell’Azienda. Inoltre, un grande oliveto, con molte centinaia di piante, che non sono potate da alcuni anni e quindi non sono più fruttifere.

Inoltre negli anni 80 l’Istituto di Antropologia e Paleontologia dell’Università di Siena ha rinvenuto, inseguito ad un’accurata indagine del territorio, numerosi resti fossili di Elefanti, alcuni dei quali sono tuttora conservati al primo piano del grande Casale, risalente al XVI secolo, dell’Azienda agricola comunale.

L’allargamento della Riserva potrebbe consentire di recuperare l’antico Casale della Bottaccia, su Via di Castel di Guido, che versa in uno stato di totale degrado ed è in gran parte pericolante, il quale, una volta restaurato (eventualmente con fondi regionali) potrebbe diventare la sede della Riserva Naturale nel Municipio 13 e vi si potrebbero svolgere (data la sua ampia superficie) sia attività educativa in materia ambientale (con un Centro di Educazione Ambientale-CEA) per gli studenti delle Scuole Elementari e Medie sia attività informativa per i cittadini sulle numerose ricchezze naturalistiche, archeologiche e storiche presenti nel territorio di Castel di Guido e nei dintorni (Ville romane, Giacimento dei fossili nella località  Polledrara di Cecanibbio….).

 


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