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Allarme fumo: dodici anni l’età della prima sigaretta

Le prime ad avvicinarsi al vizio le ragazzine complice la sensazione di sentirsi più grandi

Sono ormai ben lontani i tempi in cui le ragazzine si scambiavano le bambole per giocare in cortile, adesso finiscono sempre prima a passarsi il pacchetto di sigarette. Accostarsi al mondo del tabacco per sentir più grandi è una moda senza tempo, accadeva ai tempi dei nostri nonni e bisnonni, continua anche oggi con un drastico calo dell’età minima a cui ci si avvicina alle “bionde” che si collocava tra i 14 e i 16 anni. Con piccole punte sotto i 14.

fumoLa scelta di iniziare a fumare in giovanissima età sembra arrivare dalle femminucce, pronte a finire con l’accendino in mano a soli dodici anni, sorpassando i maschietti che prima avevano il compito di iniziare le loro coetanee al vizio. Alla domanda “perché hai cominciato a fumare?” le ragazze rispondono: «ho provato e mi piace», «mi dà soddisfazione», «mi fa sentire più grande», «in famiglia fumano tutti».

Allarmata la Lega italiana contro i tumori che dichiara: «Siamo molto preoccupati per gli adolescenti.Il 13-14% di chi fuma ha iniziato prima dei 15 anni. Come accadeva oltre cinquanta anni fa. Si inizia per diversi motivi ma dobbiamo lavorare proprio su questi motivi. Innanzitutto sull’incapacità di tanti ad inserirsi in un gruppo, ad essere accettati. Scegliendo, peraltro, un segno che non fa più grande».

Per questo la Lilt, con la collaborazione del ministero dell’Istruzione, ha deciso di cominciare a lavorare prima che la sigaretta diventi oggetto del desiderio: nelle scuole materne ed elementari. «Perché a quell’età sono particolarmente sensibili ai messaggi educativi». Anche se, dati dell’Istituto Mario Negri alla mano, quasi il 40% dei ragazzi sotto il 14 anni hanno almeno un genitore che fuma e fuma in casa.

Non solo la Lilt lavora per sensibilizzare i giovani sul problema, l’Osservatorio Fumo, alcol e droga dell’Istituto superiore di sanità punta ad evidenziare il futuro delle fumatrici: «Le ragazzine devono sapere che fumando compromettono il loro futuro di donne – commenta Roberta Pacifici che guida l’Osservatorio Fumo, alcol e droga dell’Istituto superiore di sanità – Perché la nicotina e tutte le altre sostanze che sono nella sigaretta incidono in modo pesante sul sistema endocrino e quello nervoso. Creando un danno grave nell’apparato riproduttivo. Uno per tutti: la menopausa precoce. Nei ragazzi troviamo tracce importanti di nicotina nelle vescicole seminali. Che vuol dire un’interferenza sulla mobilità degli spermatozoi».


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