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Altaroma: l’altra moda che esce allo scoperto

Se i giorni sono stati ridotti il programma è fin troppo denso. Oltre alle sfilate programmate, tantissime le iniziative ad ingresso libero sparse per la città

Volge al termine anche questa edizione di Altaroma e sembra farlo da protagonista. Nonostante le avversità la ripresa c’è stata e Altaroma potrebbe ottenere a breve un ambito risultato: quello di essere considerata al pari della sua omonima milanese.

E se anche gli ospiti hanno un ruolo ben definito nella valorizzazione della kermesse, domenica 13 luglio al party di Bulgari agli Horti Sallustiani per la presentazione del libro Forma/Luce erano presenti, oltre alla protagonista dell’evento Isabella Ferrari, a giornalisti e designers, anche molti volti noti della Roma bene e del panorama cinematografico. Avvistati tra gli altri Suzy Menkes, Diane Pernet, Franca Sozzani, Marco Travaglio, la coppia Scamarcio-Golino e Claudio Santamaria. A Jean-Christophe Babin, AD di Bulgari, il compito di fare gli onori di casa.

page10image10744Dalla giornata di domenica belle le collezioni di Rani Zakhem, libanese trapiantato nella grande mela alla prima esperienza romana, che tratta il tema della metamorfosi della donna e lo declina secondo le fasi del giorno, dall’alba al tramonto. I colori scelti sono intesi a valorizzare la figura dell’incarnato, e vanno dal più pallido color carne al rosa fino al fuxia, negli abiti dai corpini stretti in vita che lasciano poi cadere a terra romantiche nuvole di tulle in georgette o seducenti pizzi da red carpet. Tra i capi da sera emerge l’abito a sirena con bustino in chantilly decorato di paillettes d’argento e Swarovski a cui la sartoria, con sede a Beirut, ha lavorato per cinque mesi.

Se l’apertura è toccata ad una new entry la chiusura è di Lella Curiel che fa sfilare abiti rubati a un’epoca antica. Per il giorno la gonna è sul ginocchio, in controtendenza, dice la stilista, “per porre l’accento sul degrado che si vede in giro”. Gli abiti da sera sono ispirati alla Russia di Čajkovskij, eppure sono un tripudio di sete che ripropongono le pennellate vigorose e dense di Chagall a comporre lunghe gonne montate su impalpabili bustini in tulle, abiti strutturati e dal taglio impeccabile. Come sempre bellissimi, ad applaudire gli abiti della signora della moda romana c’era anche Clio Napolitano.

Il lunedì capitolino ha visto invece protagonisti i giovani talenti di Who is on next? 2014, ormai giunto alla decima edizione. Il concorso e progetto di scouting in collaborazione con Vogue, da ormai dieci anni infatti è il centro propulsore della fashion week romana nonché occasione tra le più importanti nel panorama dello stile per trovare il proprio posto tra i big.

imageEsme Vie e San Andrès Milano, finalisti delle passate edizioni che hanno sfilato proprio martedì 15, ne sono l’ultimo fulgido esempio. I vincitori di questa edizione sono Piccione. Piccione per il “concetto di donna, per le stampe e per i ricami”, seguito da Daizy Shely, scelta “per la creatività spiccata e le sue potenzialità” nella sezione abbigliamento, mentre Corion di Milica Stankovic ha vinto nella sezione accessori “per l’altissima qualità e artigianalità”.
Da San Andrès abbiamo visto gonne midi con top e camice oversize, abiti geometrici e tessuti che vanno dal pizzo alla doppia organza al mokado di seta. Tessuti naturalmente tutti made in Italy.

La mattinata di martedì si apre con Stella Jean che torna a sfilare sulla passerella di Santo Spirito all’interno del fashion box Beat of Africa. Questa edizione di AltaRomAltaModa consolida infatti la collaborazione, iniziata poco più di un anno fa, tra Ethical Fashion Initiative e la stilista ghanese vincitrice di Who is on next? 2011, che ha sfilato con un’anteprima, sempre a metà tra wax e bon ton anni ’50, per la Spring/Summer 2015 insieme ad una nuova linea di accessori realizzati in Africa e ad Haiti.

Curiel Couture - Runway - Altamoda AltaromaIn aggiunta, tre designer africani Duaba Serwa, Mina Evans e uno special guest dalla Nigeria, Lisa Folawiyo, hanno portato in passerella le loro coloratissime collezioni per la primavera/estate 2015. Fotografata nel parterre degli ospiti l’attrice Rosario Dawson. La giornata all’head quarter si è chiusa con la collezione di Balestra in notturna, come di consueto. Intercalate a quelle di Santo Spirito due altri eventi tra i molti altri della giornata: la presentazione della nuova collezione di Moschino presso la boutique in via del Babuino e la sfilata degli abiti di Peter Langner.

Nel dettaglio, interessante anche la collezione di Fabio Quaranta, dallo stile workwear liberamente ispirato agli anni ’60, le giacche sono morbide e escono dal made for measure, vengono abbinate a camicie e gilet sovrapposti, ed è proprio il continuo gioco di contrasti a permettere di uscire dai canoni classici per inserire tra i tessuti declinati nei toni della terra anche il denim, tessuto che arriva così sulle passerelle dell’Altaroma. Un altra moda, quindi, è possibile.


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