Categorie: Costume e Società
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Altaroma: that’s all folks!

Ultime sfilate e buoni propositi per il futuro. Altaroma ha i numeri e si vede.

Dopo la giornata conclusiva del 2 febbraio, anche per questa edizione, AltaRoma tira un sospiro di sollievo e chiude i battenti. Lo fa con il sorriso di chi ci continua a credere nonostante le avversità. Lo fa con un bilancio di 32 stilisti presenti, 17 sfilate complessive, 13 presentazioni, 4 eventi dedicati ai designers, 5 iniziative dedicate alla formazione, 5 Musei e Gallerie d’Arte che hanno aperto le porte alla manifestazione e 26 eventi collaterali. Tra i 351 accreditati, fanno sapere dall’Ufficio Stampa, ben 54 erano in rappresentanza della stampa internazionale. E se AltaRoma ancora non gode del lustro delle altre fashion week, di certo si conferma al primo posto per lo scouting e la formazione dei nuovi designers. Gli studenti delle Accademie di Moda trovano nella kermesse di Silvia Venturini Fendi, e nel progetto Who Is On Next? in collaborazione con Vogue, una opportunità reale di visibilità e possibilità di iniziare un percorso concreto nel panorama internazionale.

Accademia Nazionale dei Sartori, Ph: Luca Latrofa/Luca Sorrentino, courtesy AltaRoma
Accademia Nazionale dei Sartori, Ph: Luca Latrofa/Luca Sorrentino, courtesy AltaRoma

Proprio dalla nona edizione di Who Is On Next? venne fuori il brand Greta Boldini di Alexander Flagella e Michela Musco, di ritorno sulle passerelle di AltaRoma per la chiusura dell’edizione invernale, ieri 2 febbraio. La collezione per il prossimo A/I 2015-2016 è cupa e rigorosa. Ogni tanto uno sprazzo di colore su tessuti brillanti accostati al mohair lavorato a pelliccia in un mix&match che sembra un “disordine elettivo”.

Greta Boldini, ph Luca Sorrentino - courtesy AltaRoma
Greta Boldini, ph Luca Sorrentino – courtesy AltaRoma

L’intera giornata è stata dedicata alle Accademie mentre in chiusura la Cape Collection Theodora Bak di Maria Federica Bachiddu, già presente tra i designers di Room Service. Una collezione tutta dedicata a un capo d’abbigliamento, la cappa appunto, elegante e versatile reinventato con una linea di pezzi unici completamente Made in Italy. La collezione si ispira liberamente al guardaroba delle grandi viaggiatrici di inizio ‘900 ma con un occhio anche al cinema e alla storia del costume che si intreccia con la storia della città di Roma: le citazioni vanno dal mantello bianco di Anita Ekberg nella discesa dall’aereo in La Dolce Vita di Federico Fellini, al pastrano indossato dal Marchese Del Grillo fino alla cappa avvolgente di Sabrina Ferilli in La Grande Bellezza nei suoi giri notturni tra i palazzi romani.

Coin Excelsior
Coin Excelsior

Sperando in un periodo di acque calme dopo la tempesta invernale, l’appuntamento con la prossima edizione è per luglio 2015. Nel frattempo, e fino ancora al 16 febbraio, al COIN Excelsior è possibile ammirare le creazioni di Benedetta Bruzziches, Charline De Luca, Daizy Shely, Paula Cademartori, e Piccione.Piccione.


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