Anche il Municipio Roma V dice no allo scempio del Parco Alessandrino

Approvato anche un emendamento presentato dal consigliere Stefano Veglianti per sospendere il progetto Coni e indirizzarlo in luogo più idoneo

Meglio tardi che mai… è proprio il caso di dirlo.

Il riferimento è al progetto del CONI inaugurato in pompa magna alla fine di luglio e dove a tagliare il nastro in una delle più belle porzioni di terreno del Parco Alessandrino/Tor Tre Teste alla presenza di Luca Cordero di Montezemolo, del presidente del CONI Giovanni Malagò e di Luca Pancalli arrivò pure un trafelato Giovanni Boccuzzi da poco più di un mese presidente del municipio, in pratica all’oscuro di tutto o quasi.

cantieri-al-parcoMeglio tardi che mai ci sta tutta, visto che nella seduta di consiglio del 2 dicembre 2016 la parola, come non era avvenuto prima, è stata finalmente data ai cittadini dei comitati nati per difendere il parco Alessandrino da un progetto del CONI ritenuto invasivo e dannoso per l’intero polmone verde già attaccato in passato dalla speculazione edilizia.
Presenti numerosi cittadini, la Presidenza ha accolto una richiesta fatta dal consigliere Rosi e accolta da tutti i gruppi per chiedere una inversione dell’ordine dei lavori e quindi di discutere al primo punto una questione a dir poco delicata e su cui le voci di contestazione da parte di residenti e non stanno diventando sempre più pressanti.

consigliovPrima dell’apertura della seduta, come da regolamento, è stata data la parola a Maurizio Falessi del Comitato Popolare a difesa del Parco Alessandrino e a Franco Bocci del WWF Lazio i quali hanno rappresentato le proteste dei cittadini in merito a quello che è già stato definito uno scempio ambientale, invasivo e senza senso. Tra i motivi della protesta c’è anche quel cordone di silenzio che già dalla precedente consiliatura ha accompagnato un progetto del CONI per la realizzazione in tutti i Municipi Romani di impianti sportivi, che, c’è scritto nella cartellonista avrebbero dovuto accompagnare la città di Roma verso la candidatura romana alle Olimpiadi del 2024.

selÈ stato scelto per il V municipio un luogo, senza coinvolgere la cittadinanza e senza tener conto del danno sia ambientale che faunistico, che dell’ingorgo di offerte sportive similari a pochi metri con impianti sportivi sia pubblici che privati. Un danno ambientale già abbozzato dall’apertura di un cantiere privo della cartellonistica contenente tutti i riferimenti di legge.
Falessi a nome del coordinamento nato a difesa del parco ha proposto di recedere da una decisione definita cervellotica e di proporre l’area che riguarda la tombatura della Prenestina bis, lasciata invece nel degrado e non recuperata e senza il ripristino dei luoghi, dopo la realizzazione dell’opera, tra l’altro distante poco più di duecento metri da dove è stato aperto in contestatissimo cantiere.

Il parco Alessandrino-Tor Tre Teste, è bene ricordarlo, è frequentatissimo ed è molto amato da una cittadinanza non solo residente e da sportivi di ogni età che l’hanno scelto da anni come impianto naturale per i loro allenamenti quotidiani all’aria aperta.

Iniziati i lavori del Consiglio si sono susseguiti a raffica interventi da parte dei consiglieri Castello, Veglianti, Belluzzo, Puliti, Rosi, Piattoni, Lostia, Stirpe, Pietrosanti, Rossi, i quali hanno sostenuto la necessità di individuare un altro luogo idoneo.

amanialzateEd è positivo che questo appello a un recupero di uno spazio altrimenti avviato al degrado e non lo scempio di uno dei parchi più belli e frequentati di Roma sia stato sottolineato da tutti gli interventi ed è approdato all’approvazione all’unanimità di una Mozione dove si chiede al Sindaco e a tutti i soggetti in causa di individuare un luogo idoneo dove realizzare il progetto del CONI perché questo rappresenti davvero un evento positivo per la cittadinanza e da questa condiviso.

Nel dibattito in precedenza, Alessandro Rosi ha ricordato la condivisione che il presidente Boccuzzi dette al progetto in occasione della sua presentazione.
Maura Lostia ha invece fatto una sorta di mea culpa in quanto riteneva che il progetto fosse un elemento di rivalutazione del territorio ma che non si era resa conto del luogo scelto all’interno del parco.
Fabio Piattoni ha denunciato il fatto che tutti sapevano ed è solo grazie alle proteste che la questione è stata posta all’ordine del giorno.
Pietro Rossi ha tagliato corto cercando di smorzare sul nascere improduttive polemiche e chiedendo un immediato incontro tra i capogruppo al fine di definire un documento condiviso.
Giovanni Boccuzzi che nel frattempo aveva raggiunto l’aula insieme all’assessore al Bilancio Sandro Emiliani ha voluto ricordare come il M5S abbia nel suo DNA il contrasto alla cementificazione selvaggia e alle speculazioni e che sulla questione già il 30 agosto ha inviato al Dipartimento la richiesta di spostare il progetto trovando soluzioni diverse che non danneggino il patrimonio ambientale rappresentato dal parco Alessandrino/Tor Tre Teste. Ha anche annunciato di essere in attesa di un Dirigente del Dipartimento X il quale sarebbe in grado di sospendere il cantiere.

Stefano Veglianti presentando un emendamento condiviso da tutti i presenti, ad eccezione del consigliere Fabio Piattoni che poi però ha votato a favore della mozione, si è dichiarato soddisfatto delle notizie portate dal presidente Boccuzzi, ma insoddisfatto delle modalità per la sospensiva la quale non può di certo scaturire né da un verbale e né da una lettera, basta ha detto ancora Veglianti, rincorrere decisioni che arrivano calate dall’alto, serve un’idea di sviluppo del territorio e dobbiamo connettere il patrimonio verde/agricolo presente nel nostro Municipio a progetti ambiziosi e su cui ci sono anche gli investimenti necessari e mi riferisco a quella vasta area che va da Portonaccio a Casa Calda.

La mozione a firma di Piattoni, Belluzzo, Vece, Guadagno e Puliti è stata votata all’unanimità e adesso non ci resta che registrarne gli sviluppi… si intende, a cantiere chiuso!


Questo articolo è stato utile o interessante?
Sostieni Abitarearoma clicca qui! ↙

2 commenti su “Anche il Municipio Roma V dice no allo scempio del Parco Alessandrino

  1. Ma quale stop… i lavori sono ripresi in barba alla riunione di giunta e alla contrarietà della popolazione. E – per di più – il perimetro dei lavori si è ulteriormente allargato e stanno cementificando senza ritegno. Ma chi ha autorizzato questa gente? Dove si trova una copia del progetto? qual è la posizione del Comune e del Municipio? Come è possibile che questi personaggi facciano come vogliono… su un progetto delle olimipiadi bocciate dal Comune stesso?!?!!?

  2. credo che il parco Palatucci o Alessandrino che dir si voglia, prima di ogni ragionamento dovrebbe essere messo in grado di definirsi tale, ciò può avvenire solo ripristinando i cancelli che ne vietano l’ingresso alle macchine affinchè come succede spesso non venga usato come parcheggio, in caso di necessità, dai maleducati di turno, mi riferisco in particolar modo alla parte che affaccia su via su Via delle Nespole di fronte ai campi di calcetto

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scrivi un commento