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Ancora degrado in Via Caterina Troiani al Torrino

Questa è una storia come a Roma ce ne sono tante, si parla di mancata manutenzione e conseguente degrado di un parco. Ma questa storia riguarda un’area in cui le conseguenze di tanta incuria hanno occupato le pagine di cronaca dei giornali. Ci fu un delitto là dove non avremmo mai potuto immaginarlo, una cosa che pensavamo fosse riservata alla penna di Agatha Christie. Circa un anno fa all’interno dell’Istituto Santa Chiara, scuola privata paritaria in via Caterina Troiani al Torrino, un uomo che bivaccava nelle aree boschive circostanti, rapinò ed abusò sessualmente di una donna.

Le aree boschive circostanti erano in effetti uno dei tanti parchi romani lasciati incolti e che ancora oggi resta inutilizzato sebbene l’erba alta sia stata poi ovviamente tagliata. Ma veniamo al dunque: gli abitanti di Via Caterina Troiani ed il gruppo facebook Amici di Poggio del Torrino lamentano ancora la mancanza di un parco giochi per i bambini e soprattutto la mancanza di sicurezza in questa zona, una cosiddetta “periferia bene” di Roma. Sono state intraprese dai cittadini diverse azioni affinché il parco Troiani-Jachino venga ristrutturato e reso disponibile alla collettività, ma “al momento il parco ed i giochi sono ufficialmente inagibili e l’accesso è proibito – commenta Francesco, l’amministratore del gruppo – anche se qualcuno lo utilizza a suo rischio e pericolo”.

Il parco di cui stiamo parlando è quello in cui si nascondeva lo scorso anno l’aggressore che si introdusse furtivamente nella scuola? – chiediamo

No è limitrofo a quello ed è anche questo proprio accanto alla scuola Santa Chiara.

Le prime segnalazioni per le condizioni in cui versa questo parco risalgono al 2016 e in quell’anno furono fatti dei lavori ma il parco non fu mai collaudato, mai inaugurato, mai ufficialmente aperto.

“Dal 2016 ad oggi i vandali hanno reso inagibili i giochi, divelto le panchine. Il verde è stato gestito ad intermittenza – racconta Francesco – Numerose le segnalazioni fatte da tutta la comunità e dal 2021 anche come gruppo Amici Poggio del Torrino”.

Il quartiere conta circa 2.500 famiglie. 2.500 famiglie i cui bambini non hanno un parco in cui giocare. Al posto del parco giochi ci sono topi, senzatetto che bivaccano la notte, bisce, erba alta, siringhe, cespugli di spini, sporcizia…

“Ed ora – continua Francesco – scopriamo che il problema da risolvere è che il parco non è mai passato dalla ditta di costruzione al Comune di Roma, dal 1994, in 27 anni! Nel 2021 era stata fatta anche una petizione indirizzata alla Sindaca, furono raccolte circa 500 firme e nel giugno dello stesso anno ci dissero che per il parco Jachino/Troiani, ancora in carico e sotto la responsabilità del costruttore Marronaro, la Giunta Capitolina aveva approvato una proposta di modifica della Convenzione presentata dal Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica di Roma Capitale. Questa modifica consentiva di utilizzare i fondi residui della convenzione per sistemare definitivamente il parco, l’area ludica (non più a norma) e per realizzare l’area cani. Il provvedimento però per essere operativo necessitava ancora dell’approvazione dell’Assemblea Capitolina e dopo il passaggio in aula Giulio Cesare, il Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica avrebbe potuto finalmente chiedere al costruttore di completare i lavori”.

Nel dicembre 2021 sembrava proprio arrivare il lieto fine quando la ditta Marronaro ha finalmente comunicato al gruppo di Poggio del Torrino che era stata stipulata la Convenzione integrativa per la riqualificazione del parco Caterina Troiani, in forza della deliberazione della Assemblea capitolina n°64/21 e che sperava quanto prima di iniziare i lavori.

Tuttavia, “ci vengono forniti tutti i documenti – dice Francesco – ma nulla. Il primo marzo 2022 viene informata la nuova Presidente del Municipio – ma nulla”.

In breve, nell’indifferenza delle istituzioni, al Torrino, a fianco ad una scuola primaria c’è ancora un parco che anziché ospitare bambini ospita topi, sporcizia, bisce, siringhe … a quanto pare i fondi ci sono già, ciò che manca è, forse, la buona volontà.


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