

Oltre 170 opere di Warhol al Complesso del Vittoriano fino al 3 febbraio 2019
Nel 90° anniversario della nascita di Andy Warhol, il Complesso del Vittoriano dedica un’intera esposizione al mito della Pop Art.
Dal 3 ottobre 2018 al 3 febbraio 2019 oltre 170 opere tracciano il percorso di uno dei più acclamati artisti interprete in modo originale del mondo della musica, del cinema e della moda.
La mostra parte dalle origini artistiche della Pop Art. Nel 1962 il genio di Pittsburgh inizia attraverso la serigrafia a creare la serie Campbell’s Soup, minestre in scatola, che Warhol prende dagli scaffali dei supermercati per consegnarli all’Olimpo dell’arte. A seguire le serie su Elvis, su Marilyn, sulla Coca-Cola. Sono soprattutto gli oggetti che abbattono il divario tra ricchi e poveri che colpiscono Warhol.
“Alcuni critici – dichiara in un’intervista Warhol – hanno detto che sono il Nulla in Persona e questo non ha aiutato per niente il mio senso dell’esistenza. Poi mi sono reso conto che la stessa esistenza non è nulla e mi sono sentito meglio. Ma sono ancora ossessionato dall’idea di guardarmi allo specchio e di non vedere nessuno, niente”.
Il percorso espositivo inizia con le principali icone che hanno condizionato il divenire dell’artista: la celebre Campbell’s Soup del 1969 e Ladies and Gentlemen (1975); i ritratti di grandi personaggi – alcuni dei quali mai incontrati – che da figure storiche ha trasformato in icone pop, come Marilyn (1967) Mao (1972) e gli stessi Self portrait. Si prosegue evidenziando e affrontando il tema dei legami con la moda, anche in ambito italiano grazie ai ritratti di Giorgio Armani (1981) e Regina Schrecker (1983).
Ampio e “sonoro” spazio è dedicato ai rapporti con il mondo musicale partendo dai ritratti di Mick Jagger (1977), Rats and Star (1983), Miguel Bosè (1983), Billy Squier (1982) sino alle copertine dei dischi, alcune con intuizioni figurative di intramontabile successo come la celebre “banana sbucciabile” di The Velvet Underground & Nico del 1967 e i mitici “jeans incernierati” di Sticky Fingers dei Rolling Stones del 1971 che si affiancano a numerose altre indimenticate, sempre progettate dall’artista, come Love You Live by Rolling Stones del 1977, Milano Madrid di Miguel Bosè del 1983, Menlove Ave di John Lennon del 1986.
Sono inoltre in mostra le preziose polaroid dell’epoca che rappresentano il punto di partenza per la realizzazione dei ritratti serigrafici e i celebri self portrait: Grace Jones (1984), la Principessa Carolina di Monaco (che finì sulla copertina di “Vogue” nel 1984), i ritratti di noti stilisti come Valentino (1973) e cantanti come Paul Anka (1975), Stevie Wonder (1972) e Carly Simon (1979).
L’esposizione si conclude con un omaggio al mondo cinematografico: i ritratti di Liz (1964), Judy Garland (1985), Silvester Stallone (1980) e Arnold Schwarzenegger.
Info mostra: dal lunedì al giovedì 9.30 – 19.30; venerdì e sabato 9.30 – 22.00; domenica 9.30 – 20.30 (la biglietteria chiude un’ora prima).
Biglietti: Intero € 13,00 (audioguida inclusa); Ridotto € 10,00 (audioguida inclusa).
Informazioni e prenotazioni gruppi 06.8715111.
Le foto presenti su abitarearoma.it sono state in parte prese da Internet, e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarlo alla redazione che le rimuoverà.