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Appello al sindaco Gualtieri per firmare per tempo l’ordinanza sui botti

Ecoitaliasolidale: Chiediamo che l'ordinanza dei botti non venga firmata al 90’ minuto, fuori tempo massimo, come negli scorsi anni

Ecoitaliasolidalechiediamo che l’ordinanza dei botti non venga firmata  al 90’ minuto, fuori tempo massimo,  come negli scorsi anni.

A difesa degli animali e contro l’inquinamento prodotto dai botti  con Ecoitaliasolidale sono scesi  in campo la Campionessa del mondo di marcia, Giuliana Salce ed il Prof. Ennio La Malfa.

Anche quest’anno a Roma si sta ripetendo il medesimo errore degli anni passati, siamo a poche ore dal Natale, a meno di una settimana dal Capodanno e l’ordinanza di divieto dei botti ancora non è stata emessa e gran parte del materiale pirotecnico che verrà venduto per la notte di fine anno già è arrivata ai venditori e coloro che intendono  utilizzare i ”botti” stanno  già provvedendo  all’acquisto.

Lo scorso anno nella Capitale il divieto è stato disposto con Ordinanza n. 208 del Sindaco Gualtieri il 29 dicembre, si è avuto quindi la notizia il giorno successivo solo alla vigilia della notte di San Silvestro.

Ancora vengono  in mente le terribili immagini di un tappeto di volatili deceduti su strade e marciapiedi al centro di Roma fra Termini, Esquilino e via Nazionale  nel 2021 a causa dei botti della notte di Capodanno, immagini negative che hanno fatto il giro del mondo.

Alcune stime sostengono che nel nostro Paese oltre  5.000 animali muoiano a causa dei botti di fine anno. Per   l’80% sono animali selvatici, soprattutto uccelli, che spaventati perdono l’orientamento finendo per colpire mortalmente ostacoli cittadini come lampioni o palazzi, oppure disorientati finiscono per non trovare più un rifugio morendo di freddo.  Sono interessati anche gli animali domestici, dai gatti ai cani,  animali dotati di  un udito infinitamente più sviluppato del nostro, tanto che ogni tipo di rumore o esplosione è fonte di stress creando disorientamento, ed in alcuni casi anche la morte.

È quanto  dichiarano in una nota Piergiorgio Benvenuti, Presidente Nazionale  di Ecoitaliasolidale e  Cinzia Caruso responsabile del Dipartimento Salute e Sicurezza degli animali del Movimento Ecologista  Ecoitaliasolidale.

“Ribadiamo altresì che l’utilizzo dei botti comporta il conseguente raddoppio del livello di polveri sottili PM10, con rischi per la salute dei cittadini ed in particolare di coloro che soffrono di  asma e patologie respiratorie, soprattutto per persone non più giovani. Nell’aria si sprigiona con le  esplosioni pirotecniche, stronzio, bario, magnesio, alluminio, zolfo, titanio, manganese, rame, cromo e piombo.  Nel 2005 da uno  studio della Cewep (Confederation of european waste-to-energy plants) si è calcolato che soltanto a Napoli i fuochi d’artificio  avevano generato una quantità di diossina pari a quella prodotta in un anno da 120 inceneritori”.

“Da parte nostra, come ogni anno, invitiamo a non utilizzare i ”botti”, attraverso la tradizionale iniziativa denominata   “ANCHE LO SPUMANTE FA IL BOTTO”, invitando a festeggiare con il solo botto dello spumante,   ponendo l’accento sul pericolo dell’utilizzo dei botti  e le relative conseguenze. In modo specifico per quelli venduti illegalmente e prodotti fuori ogni norma di  sicurezza che solitamente sono finalizzati per spettacoli pirotecnici di più ampie proporzioni, e che possono creare danni anche gravi a chi li utilizza e chi si trova nella traiettoria dell’esplosione”.

“Non vorremmo, come negli anni passati, attendere sino alla vigilia del Capodanno  la firma dell’Ordinanza di divieto che in questo caso vanificherebbe sensibilmente l’effetto, per questo con noi sono scesi in campo anche uno dei padri dell’ambientalismo nazionale il Prof. Ennio La Malfa, oggi responsabile scientifico di Ecoitaliasolidale  e la Campionessa del mondo di marcia, Giuliana Salce.

Chiediamo al Sindaco Gualtieri di divulgare immediatamente l’ordinanza anti-botti -hanno concluso gli esponenti di Ecoitaliasolidale-  per non farla divulgare proprio al 90’ minuto, fuori tempo massimo,  come è avvenuto gli scorsi anni”.


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