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Attenti regà, arrivano i grandi…

Accade a Largo Terzo Millennio e Via Francesco Tovaglieri, Tor Tre Teste

Qualche anno fa, un condòmino dei palazzi adiacenti a largo Terzo Millennio, che poi è il sagrato piazzale della chiesa di Dio Padre Misericordioso a Tor Tre Teste, ha lanciato ad una comitiva di ragazzi rumorosi, che sostavano nell’area, una bottiglia piena d’acqua. Un oggetto del genere lanciato da un balcone può essere pericoloso, e testimonia l’assurdo nervosismo delle persone.

Nel fine settimana scorso, un uomo armato di pistola e coltello in via Francesco Tovaglieri. L’allarme è partito dai condomini dei palazzi adiacenti che avevano notato un uomo che mostrava il calcio di una pistola nella cinta e un coltello in mano. Dopo l’allarme, l’arrivo dei Carabinieri. Un uomo di 29 anni, albanese, già conosciuto alle forze dell’ordine, è stato fermato. L’uomo, era già sottoposto alla libertà vigilata e era già in cura per problemi di droga.

Tutte le sere, prima dell’imbrunire, dei bambini e qualche adolescente giocano a pallone sul sagrato-piazzale della chiesa di Dio Padre Misericordioso, in largo Terzo Millennio. Non ci sono solo i ragazzi che fanno la solita partitella, ci sono anche bambini e bambine con la bicicletta, ci sono mamme e papà seduti sulla lunga panchina di marmo, ci sono delle persone anziane. E’ chiaro che in quelle ore non regna il silenzio. E la palla sovente sbatte rumorosamente sul muro e sul cancello carrabile della chiesa.

Don Enrico, parroco della chiesa, un paio di sere fa ha chiesto ai “pallonari” di giocare in modo più urbano e ha ricevuto una replica da un bambino. Le successive parole di Don Enrico sono state: “non discuto con i bambini, lo posso fare solo con le persone adulte”.

L’altra sera una partita di pallone più “chiassosa” del solito ha portato una pattuglia della Polizia a dover calmare animi accesi.

Il mondo, e la società, non sono più quelli del 1950, quando Pasolini giocava le partite di pallone con i ragazzi sui pratoni di Centocelle. I bambini e i ragazzi in quegli anni, quando vedevano l’adulto avvicinarsi usavano l’espressione: Attenti regà, arrivano i grandi. Grandi che venivano rispettati e anche temuti… Oggi non è più così.

Bravo Don Enrico nell’usare l’espressione sopra menzionata; sarebbe più bravo, a mio avviso, se facesse usare le strutture sportive sul retro della chiesa di Dio Padre Misericordioso a tutta quella gioventù che ha bisogno di scaricarsi, di trovare uno sfogo.


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