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Baroni e Ranieri: cosa unisce e cosa divide i due mister di Lazio e Roma

Due storie diverse, due caratteri simili: Baroni e Ranieri stanno provando a scrivere pagine importanti della stagione di Lazio e Roma, tra ambizioni europee, stile di gioco e gestione dello spogliatoio

La stagione 2024/2025 di Roma e Lazio è ancora più viva che mai con le due squadre che, seppur a corrente alternata, hanno fatto vedere cose importanti e hanno la possibilità di giocare per ottenere traguardi importanti fino al termine della stagione, lottando per obiettivi di rilievo come la qualificazione alla prossima Champions League e all’Europa League.

Le due compagini capitoline, partite comunque con obiettivi e presupposti diversi in estate, hanno avuto un rendimento diverso in base ai vari momenti della stagione, ma quando siamo ad aprile possono ancora togliersi grandi soddisfazioni. Lo dimostrano le quote per le scommesse antepost, ma anche quelle per le scommesse pre-match e per le scommesse live, che considerano le due formazioni favorite in tanti casi: i pronostici le tengono sempre in alta considerazione.

Le Aquile, il cui nuovo allenatore Marco Baroni ha subito mostrato grande carisma e competenza, sono state protagoniste di una grande partenza sia in campionato che nelle coppe, ma sono calate in questi ultimi mesi, in particolare a livello fisico.

I Lupi, invece, sono partiti tra mille difficoltà e cambi in panchina per poi riprendersi sotto la guida di mister Claudio Ranieri, tornato a guidare i giallorossi per la terza volta in carriera. Proviamo a fare un paragone tra i due allenatori, analizzando quali sono i punti in comune e gli aspetti che li differenziano.

Marco Baroni

Mister Marco Baroni è arrivato alla Lazio questa estate un po’ a sorpresa e fra lo scetticismo generale. Claudio Lotito ha lasciato Igor Tudor per le visioni contrastanti sul mercato da effettuare e ha deciso di puntare sul tecnico fiorentino, stupendo tutti quanti.

Baroni era reduce da una grande annata sulla panchina dell’Hellas Verona, con una salvezza insperata ottenuta nel finale con un ottimo lavoro svolto nonostante le tante difficoltà. Tuttavia, l’allenatore non aveva mai preso la guida di una grande squadra e c’erano ragionevoli dubbi tra gli addetti ai lavori e i tifosi laziali.

Il tecnico ha saputo far ricredere tutti in pochi mesi portando la squadra molto vicina alla vetta in Serie A a dicembre e a chiudere in testa il primo girone unico a 36 squadre di Europa League. Nonostante il calo degli ultimi mesi, dovuto anche alla rosa corta e a qualche infortunio di troppo, i biancocelesti sono ancora in corsa per un posto in Champions e sono ai quarti di finale di Europa League.

Sul piano caratteriale Baroni ha colpito positivamente l’ambiente della Capitale per l’umiltà e il carisma, dimostrato sia in campo che nelle conferenze stampa.
I suoi toni pacati e l’atteggiamento positivo hanno lasciato da subito il segno. Ha convinto anche la sua proposta di gioco e le sue intuizioni tattiche, mettendo in campo la squadra con il 4-2-3-1 e con un falso trequartista come Boulaye Dia, che di fatto è un attaccante aggiunto che parte da dietro senza dare punti di riferimento.
Qualche errore dovuto all’inesperienza c’è stato, come alcune partite giocate troppo a viso aperto gestite male, tra cui soprattutto quella contro l’Inter persa per 0-6 e il primo derby.
Un po’ di critiche sono arrivate anche nelle ultime settimane dopo il pesante ko con il Bologna, ma nel complesso Baroni si è conquistato la stima della piazza.

Claudio Ranieri

Mister Claudio Ranieri ha dovuto prendere la guida della squadra a fine novembre per risolvere una situazione che stava diventando complicatissima, con la squadra che navigava in zona retrocessione dopo un inizio di stagione burrascoso.

L’allenatore romano ha preso una decisione di cuore dopo l’ennesimo capolavoro in carriera che era stato la salvezza centrata col Cagliari.

Nei primi mesi non è stato facile e sono arrivate delle sconfitte pesanti, ma piano piano Ranieri ha rimesso in piedi la squadra portandola a una risalita incredibile in classifica grazie a una lunga serie di vittorie consecutive.
Adesso i giallorossi sono inaspettatamente tornati in corsa per un posto in Champions League e ci proveranno fino alla fine.

Il club si è affidato a lui per la sua grande esperienza e per il fatto che conosce l’ambiente, che sono sicuramente due qualità in più che ha rispetto al suo collega Baroni.

Sapere come funzionano le cose nella Capitale e avere un passato importante con club di livello aiuta di certo Ranieri a gestire al meglio lo spogliatoio e il rapporto con la stampa, riducendo i problemi che possono presentarsi.

In comune con l’allenatore della Lazio c’è poi sicuramente il suo atteggiamento calmo e pacato e i modi positivi di porsi, che gli valgono da anni una stima incondizionata sia da parte dei tifosi della Roma che di tutti gli appassionati di calcio.


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