Categorie: Fatti e Misfatti
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Bene così, ma… – Pari opportunità per l’origano – Un po’ finto tonto, ma sempre arrogante

Fatti e misfatti di dicembre 2014

Bene così, ma…

“Il Governo ha proposto una sessantina di emendamenti alla “Legge si stabilità” – in Commissione Bilancio al Senato – fra i quali uno ad evitare che il tetto alle aliquote sulle abitazioni principali schizzi l’anno prossimo fino al sei per mille, l’altro a congelare il canone Rai”.

Bene così, naturalmente. Solo che il Governo, in un altro degli emendamenti presentati, ha proposto di aumentare dal 10 al 22% l’Iva sui “pellet”, quei cilindretti in segatura compressa che sono un prodotto di scarti di produzione e che fanno funzionare stufe e caminetti ecologici. Perché questi “pellet” non sarebbero più equiparati alla legna, sulla quale continuerebbe a gravare l’aliquota del 10%, ma, incredibilmente e impropriamente, ad un idrocarburo. Che cosa si può può arrivare a proporre pur di incassare, dai cittadini, un altro centinaio di milioni.

Pari opportunità per l’origano

Un altro emendamento alla “Legge di stabilità” – questo presentato dalle senatrici pd Ileana Pignedoli e Venera Padera – propone che l’origano, tassato ora con l’aliquota Iva del 22%, venga invece tassato al 4% come la salvia, il rosmarino e il basilico”.

Più che giusto. Anche per un fatto di pari opportunità tra erbe aromatiche.

marinoUn po’ finto tonto, ma sempre arrogante

“Mi sono sempre chiesto a chi stessi dando fastidio – ha dichiarato il sindaco di Roma, Ignazio Marino – quando c’è stato lo scandalo della mia “Panda” rossa”.

Il sindaco Marino, chiaramente, ha voluto alludere al fatto che lui si sarebbe fieramente opposto al proseguimento dei clamorosi illegali maneggi della così definita “Mafia Capitale”. Peccato, però, che la relazione su una verifica amministrativo-contabile in Campidoglio – disposta dalla Ragioneria generale dello Stato, effettuata a fine 2013 dagli ispettori Vito Tatò ed Enrico Lamanna, datata 16 gennaio 2014, inviata anche al Comune che l’ha protocollata il 4 aprile scorso con il numero 2403 – abbia portato alla scoperta di vari affidamenti e proroghe irregolari in piena sindacatura Marino. Con il sindaco, insomma, non solo protagonista a sua volta di atti irregolari, ma a tacere su tutte le irregolarità – segnalate nella relazione della Ragioneria generale dello Stato protocollata dai suoi uffici – riferentesi alla passata sindacatura Alemanno. Il solito Ignazio Marino, dunque, inattendibile. Ma sempre, comunque, arrogante: nel pomeriggio di sabato scorso, in via di Santa Chiara, la sua negativamente famosa “Panda” rossa era di nuovo in divieto di sosta.


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