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Bene l’inaugurazione del Parco Marconi, ora avanti con la riqualificazione degli argini del fiume

Benvenuti (Ecoitaliasolidale): "Noi proseguiamo a proporre l'istituzione del Parco Nazionale del Tevere"

“Esprimiamo apprezzamento per la conclusione dei lavori e l’inaugurazione di questa mattina del Parco del Tevere a Marconi alla presenza del Presidente della Regione Lazio, Zingaretti e del Sindaco di Roma, Gualtieri. Finalmente si è proceduto alla riqualificare di questa area di golena del Tevere, spazi lasciati  per troppo tempo  al completo abbandono fra baraccopoli ed insediamenti abusivi dove si sono sviluppate nel tempo  attività illegali.  Una richiesta che da anni insieme ai cittadini del quartieri ed a numerosi Comitati  il Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale ha  portando avanti”.

È quanto dichiara in una nota Piergiorgio Benvenuti, Presidente Nazionale del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale.

Finalmente quindi rimossa la “favelas” di Marconi, dove si svolgevano attività  quali la raccolta di fili elettrici e la separazione del rame,  pratica  che causava costante inquinamento nell’area, problemi di decoro e sicurezza, nonché un enorme inquinamento direttamente nel fiume per lo sversamento di tonnellate di rifiuti,  anche pericolosi come amianto ed eternit.

“Estremamente positivo  ripensare al nostro straordinario Tevere,  ma proseguiamo a ribadire che ci debba essere un coordinamento coerente  tra le decine di  enti pubblici e privati, impegnati per la tutela ambientale del fiume nei territori che vanno dalla diga di Castel Giubileo alla Foce”.

Come Ecoitaliasolidale -ricorda Benvenuti-  “abbiamo da anni proposto la realizzazione  di un vero e proprio   Ente unico di gestore che si occupi: della riqualificazione del tratto fluviale,  della depurazione delle acque,  della piena navigabilità del fiume, sia per la mobilità alternativa, sia per lo sviluppo turistico della città, della valorizzazione degli argini, comprese le competenze sulla pista ciclabile,  del poco che rimane dell’esistente ippovia e quindi della gestione dei parchi fluviali, inserendo anche la riqualificazione dell’archeologia industriale presente nel bacino Ostiense. Non ultimo, riteniamo ancora una volta di massima importanza  risolvere il problema di  oltre 250.000 cittadini dell’area metropolitana di Roma che continuano ad essere soggetti a uno stato di elevato rischio idraulico anche di fronte a semplici piogge, temporali e precipitazioni ‘non estreme’, a causa dell’assenza o della carenza di manutenzione per circa 700 km di fossi e canali, delle rive del Tevere oltre che dell’Aniene, sollecitando la necessità di aggiornare il Piano di Protezione civile con l’inserimento delle nuove aree a rischio idrogeologico”.

“Bene quindi stanziare fondi e realizzare progetti di “parchi di affaccio”, come quello concluso a Marconi, chiaramente con un adeguato programma di manutenzione e di sorveglianza, ed ancora una volta proponiamo l’istituzione di un “parco nazionale del Tevere”, un’area che “si svilupperebbe su 80 mila ettari di territorio” e che “sarebbe il sesto parco nazionale per dimensione. Un valore inestimabile per la salvaguardia ambientale, oltre che per il rilancio d’immagine della Capitale -conclude Benvenuti- sicuro volano per uno sviluppo turistico e quindi anche con un ritorno occupazionale”.


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