

In tutti e tre i casi, la Procura della Repubblica di Roma ha chiesto e ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari la convalida degli arresti
Non solo Quarticciolo, San Basilio e Tor Bella Monaca. La lotta allo spaccio si estende a macchia d’olio su tutto il territorio della provincia di Roma.
E proprio nelle ultime ore, la Polizia di Stato ha messo a segno tre operazioni decisive, portando all’arresto di quattro spacciatori.
I “Falchi” della Squadra Mobile avevano da tempo puntato i riflettori sulla periferia nord-ovest della Capitale, nell’area di via Casal del Marmo, ai margini del Grande Raccordo Anulare.
Qui, le indagini hanno portato all’identificazione di un cinquantenne romano che girava per il quartiere a bordo di una piccola Citroën, utilizzata come copertura per la sua attività illecita.
Quando gli agenti lo hanno fermato, il sospetto è diventato certezza: in tasca aveva oltre mille euro in contanti, in banconote da 50, e nel veicolo nascondeva un panetto di cocaina da oltre un chilo. Per lui sono immediatamente scattate le manette.
Quasi contemporaneamente, nella periferia est di Roma, un’altra operazione ha portato all’arresto di un giovane di origini ucraine, sorpreso a spacciare cocaina all’ingresso di un palazzo.
Il suo modus operandi? Riceveva i clienti direttamente sull’uscio di casa, per poi consegnare la droga con scambi rapidissimi.
Quando ha capito di essere finito nel mirino della polizia, ha tentato di nascondere la merce sotto uno scooter parcheggiato, ma il tentativo è stato inutile: gli agenti lo hanno fermato prima che potesse sbarazzarsi delle prove.
L’ultimo blitz si è consumato nel quartiere Nomentano, dove due ragazzi di origini tunisine avevano trasformato un parco pubblico nel loro punto d’incontro con i tossicodipendenti.
Alla vista della polizia, i due hanno provato a sottrarsi all’arresto, spintonando gli agenti nel tentativo disperato di fuggire.
Oltre all’accusa di spaccio, per loro è scattata anche la denuncia per resistenza a pubblico ufficiale.
In tutti e tre i casi, la Procura della Repubblica di Roma ha chiesto e ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari la convalida degli arresti.
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