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Blitz di Ultima Generazione: protesta al Ministero della Giustizia

Gli attivisti: "È Ministero dell’ingiustizia ormai, colpisce noi e non chi commette veri reati"

Una nuova azione di protesta ha scosso la capitale oggi, Lunedì 20 Maggio, quando una decina di attivisti appartenenti al movimento Ultima Generazione ha imbrattato il palazzo del Ministero della Giustizia a Roma con vernice nera.

Sul luogo dell’azione sono intervenuti immediatamente gli agenti del Reparto Mobile, del commissariato Trevi, la Digos e la polizia scientifica, che hanno bloccato sei attivisti e li hanno trasportati in commissariato per gli accertamenti del caso.

Questo luogo, che dovrebbe essere il simbolo della giustizia, si è trasformato in un tempio dell’ingiustizia e della vendetta. Vengono emanati provvedimenti contro gli attivisti per il clima, mentre i veri criminali restano impuniti”, hanno gridato alcuni manifestanti.

Tommaso, 30 anni, operaio agricolo e uno degli attivisti coinvolti, ha dichiarato: “Con il nostro atto di disobbedienza civile oggi, chiediamo giustizia climatica e sociale. Pretendiamo che il Ministro Nordio faccia rispettare l’articolo 9 della Costituzione.

I dati esposti sulle pareti del Ministero della Giustizia dimostrano che il governo e i suoi ministeri non hanno adottato e continuano a ignorare le necessarie misure di adattamento e mitigazione per proteggere il nostro territorio e la popolazione italiana.

La crisi climatica è una crisi sociale. Invitiamo tutti a unirsi a noi il primo ottobre in Piazza del Popolo! Niente sarà più come prima”.


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