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Brutale aggressione sulla Metro C: giovane accoltellato dopo lite. È grave

Il 28enne è stato soccorso e portato in ospedale a Tor Vergata in codice rosso

Shock e incredulità a Roma: una tranquilla mattina di agosto si trasforma in un incubo su un treno della Metro C. Un giovane di 28 anni, originario del Gambia, è stato brutalmente accoltellato in seguito a una banale lite per un posto a sedere.

Il teatro di questa violenza è stato il vagone di un treno all’altezza della stazione di Torre Gaia, intorno alle 7:45 di giovedì 8 agosto.

Il dramma si è consumato davanti agli occhi attoniti dei passeggeri. La vittima, salendo sul vagone affollato, ha chiesto semplicemente a due ragazzi di fargli spazio, ma la risposta è stata una pioggia di violenza.

I due, infastiditi dalla richiesta, si sono alzati con rabbia, scatenando una rissa improvvisa e feroce. Il clima si è surriscaldato in pochi secondi: insulti, spintoni, e poi il colpo di scena più terribile.

Uno dei giovani aggressori ha tirato fuori un coltello, colpendo il 28enne proprio mentre il treno si fermava in stazione. Il ragazzo, gravemente ferito, è riuscito a trascinarsi fino alla banchina, lasciando dietro di sé una scia di sangue.

I passeggeri, sotto shock, hanno subito dato l’allarme, premendo freneticamente i pulsanti di emergenza.

Nel giro di pochi minuti, la stazione si è riempita di sirene. I medici del 118 sono accorsi per soccorrere la vittima, che è stata trasportata in codice rosso al policlinico di Tor Vergata.

Le sue condizioni sono gravi, ma per fortuna sembra che non sia in pericolo di vita. Sarà operato in mattinata, mentre i carabinieri, già in azione, hanno iniziato una caccia all’uomo.

Grazie alle telecamere di sorveglianza e a un intervento lampo, i carabinieri di Tor Bella Monaca hanno rintracciato e fermato i due sospettati poco lontano dalla stazione.

Si tratta di due giovani egiziani, senza documenti, che non solo hanno accoltellato il 28enne, ma gli hanno anche sottratto il telefono cellulare.

Ora sono sotto custodia, con la loro posizione al vaglio degli inquirenti. Anche la vittima sarà sentita non appena le sue condizioni lo permetteranno.


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