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Campionati Italiani di Judo: il Prenestino protagonista

Podio per le squadre maschile e femminile della Judo Preneste, un’associazione sportiva nata oltre cinquant’anni fa nel nostro territorio

A Monza, il 26 e 27 novembre 2016 si è trasferito un piccolo grande pezzo del Prenestino per renderci orgogliosi del nostro territorio e dei giovani che credono nello sport e nei suoi valori fondamentali.

La squadra femminile e maschile di un’associazione sportiva e palestra storica che il quartiere lo porta nel nome e nel cuore del fondatore, la Judo Preneste, hanno vinto i Campionati Italiani di Judo junior/senior a squadre, classificandosi entrambe sul podio, la squadra maschie al primo posto e la femminile al secondo.

Non c’è privilegio più grande, per chi ha fatto del Judo la propria ragione di vita, come Alberto Di Francia, che formare la gioventù ai valori dello sport e lasciare in eredità ai propri figli non solo un’attività, ma la passione, il talento, una strada per la vittoria e soprattutto le regole del vero maestro di una delle discipline che maggiormente forniscono insegnamenti per la vita.

Quando negli anni ’60 Di Francia fondò l’associazione dilettantistica di Judo, fu un pioniere di questo sport nel nostro quartiere e volle fortemente legarsi al territorio proprio perché quello sport doveva rappresentare un’alternativa positiva alla strada e ai suoi pericoli per i nostri ragazzi e farsi portatore di una volontà che contrastasse l’abbandono scolastico.

Il Judo è una disciplina di concetto, strategia, forza di volontà ed autocontrollo. Il singolo contro il singolo in una lotta che non è di forza ma è di coraggio e di pensiero e la vittoria non è prevaricazione, ma è affermazione che viene condivisa con i compagni della squadra e dell’associazione di cui si è parte.

Con questi valori di forza morale, di gestione dello stress e di superamento di limiti più mentali che fisici, i ragazzi che oggi hanno vinto il Campionato italiano sono un esempio di bella gioventù che si affaccia all’età adulta con impegno, costanza, umanità e voglia di farcela senza escludere l’altro e considerando normalità la diversità.

Ultimi ma non ultimi di una tradizione di campioni cresciuti dai Di Francia (Felice Mariani, primo campione olimpico nel Judo alle Olimpiadi di Montreal del ’76 e nato nel quartiere, gli stessi fratelli Di Francia, figli di Alberto, campioni assoluti e italiani, Anna Calvesi, campionessa europea a Genova, per citarne alcuni), Rossana Gentili, Ludovica Flaviani, Francesca Ripandelli, Marta Palombini, Giorgia Capacetti, Natasha Di Fabio, Davide Ripandelli, Angelo Pantano, Claudio Pepoli, Matteo Martella, Felipe Adriano Lippi, Joshua Accardi, Alessio Fradeani e Alessandro Valentini  si sono allenati con il sacrificio che solo uno sportivo può capire e hanno guadagnato un riconoscimento, che auguriamo loro sia uno di una serie, emblema di quella parte di società su cui dobbiamo investire perché il domani di tutti sia un po’ più giusto.


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