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Casale della Cervelletta: Il punto… interrogativo

Come Coordinamento Uniti per la Cervelletta avevamo acceso le nostre speranze nel 2021 quando finalmente i fondi (vincolati dal 2014) avevano consentito la messa in sicurezza della torre medievale.
Dovevano immediatamente seguire, sempre grazie a quei fondi, il risanamento di parte del tetto del casale da tempo ammalorato: ci sono i fondi, c’è il progetto esecutivo, è stata espletata la gara per i lavori (si conosce anche la ditta vincitrice) ma i lavori a fine settembre non sono ancora partiti. Che succede? Misteri dell’Amministrazione Capitolina.
Nel luglio del 2021, dopo qualche schermaglia, vi era stata una intesa tra l’allora sindaca Raggi e il presidente Zingaretti: l’impegno era un tavolo di lavoro che, mettendo insieme Comune e Regione Lazio, consentisse al Casale della Cervelletta di uscire dall’abbandono. Un’altra speranza che, superate le elezioni amministrative, veniva alimentata dalle dichiarazioni congiunte del neoeletto sindaco Gualtieri e dal Presidente Zingaretti.

Abbiamo atteso e pazientato che quegli impegni trovassero un qualche segnale di concretezza. Finalmente, ma siamo al 9 giugno 2022, un incontro presso la biblioteca vaccheria Nardi consente un confronto con Sabrina Alfonsi, assessora all’ambiente del Comune di Roma e il vicecapo di gabinetto Montagna. Tra gli impegni assunti dalla Assessora l’ipotesi di un tavolo di lavoro Comune-Regione – Uniti per la Cervelletta (previsto intorno al 5 luglio non è stato mai fatto) e l’impegno di 160.000 € per un progetto di restauro attraverso l’affidamento a professionisti . Quest’ultimo, nonostante l’approvazione di un mutuo appositamente contratto dal Comune di Roma, vaga per i labirinti burocratici della amministrazione capitolina.

Senza il dovuto affidamento a professionisti e il loro progetto di fattibilità, non sarà possibile procedere ad un possibile restauro del Casale della Cervelletta. Alla luce di questa incomprensibile situazione, si fa molta fatica a dare credibilità anche alla Regione Lazio che il 13 giugno 2022, attraverso nota epistolare del Capo Gabinetto Andrea Napoletano, ribadiva “la disponibilità ad individuare un finanziamento fino all’importo di € 15.000.000, da definire in base alla quantificazione economica derivante della progettazione, nell’ambito del Piano Strategico “Grandi Progetti Beni Culturali”. Peraltro, con l’elezione al Parlamento del Presidente Zingaretti e le conseguenti elezioni regionali (gennaio 2023 ?) tutti gli impegni rischiano di essere vanificati. C’è ancora tempo per mettere in garanzia le proposte avanzate? Sarà assicurata la salvaguardia e il restauro del Casale? O sarà ancora l’incuria, il degrado, a deciderne la sorte?

Punti interrogativi che attendono risposte e atti concreti: non si può aspettare oltre!

Elio Romano (Coordinamento Uniti per la Cervelletta)


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