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Casale della Vaccareccia, presentato il progetto

Domenica 26 novembre 2023 al parco della Caffarella 

Una tiepida mattinata di sole ha accolto Domenica 26 novembre 2023 ospiti e relatori presso la cosiddetta “stalla piccola”, uno dei quattro edifici che compongono il complesso della Vaccareccia nel parco della Vaccareccia ed unico ad essere ancora fruibile, in occasione della presentazione del progetto di restauro e riqualificazione dell’intero complesso e delle aree limitrofe.

Curiosità ed aspettative erano le caratteristiche che hanno connaturato la mattinata.

Le aspettative, tante, alte ed in parte, fino ad oggi, ancora disattese da parte delle numerose parti sociali, come non citare il Comitato per il Parco della Caffarella, che orami da quasi quarant’anni stanno profondendo energie ed impegno nella fruizione e nella valorizzazione del parco della Caffarella, un vero gioiello all’interno della compagine delle numerose aree verdi urbani della Capitale.

La curiosità è stata incrementata dall’innovativa gestione della mattinata, avrebbero parlato e spiegato il progetto non tanto i responsabili amministrativi e politici, che pure erano presenti ed hanno interloquito con la cittadinanza quanto piuttosto i progettisti che con disponibilità ed estrema competenza hanno mostrato la genesi, le ragioni tecniche e le motivazioni delle scelte anche operate in accordo con le istanze dei fruitori del parco.

Ad accogliere tutti alcuni totem  realizzati per mostrare le parti salienti del progetto, dall’analisi storica, all’analisi geomorfologica, i rilievi, le funzioni che ospiterà il complesso, gli interventi di restauro e gli aspetti ambientali.

Introducendo la presentazione Sabrina Alfonsi, Asssessora all’Ambiente del Comune di Roma, ha subito dichiarato la sua totale aderenza all’idea progettuale condividendo, così, con i presenti le varie fasi che nel corso degli anni si sono avvicendare fino ad arrivare alla giornata del 26 novembre e che, nell’ordine dei lavori, è il semplice inizio della nuova e definitiva fase: a breve partirà la gara di appalto e per il 2025 dovrebbero essere terminati i lavori e così poter consegnare finalmente alla città ed alla cittadinanza un nuova ed innovativa modalità di fruizione , gestione e valorizzazione del patrimonio culturale, che, come è stato più volte ribadito è casa comune di tutti.

Un progetto quindi che nel nucleo stesso dell’idea è un lavoro corale tra cittadinanza, progettisti, amministrazione ed enti preposti alla tutela come ha tenuto a ribadire la dottoressa Marina Mantella, Direttore Gestione Territoriale del Verde Dipartimento Tutela Ambente, quando ha dichiarato la completa aderenza alle linee progettuali ed alle scelte sottese ad esse che si realizzeranno.

Una lungimiranza dell’assessorato, dunque si è potuta concretizzare con la collaborazione dei progettisti, Studio Croci e Associati nell’Ing. Alessandro Bozzetti e GPM Ingegneria nell’ing. Marco Di Pietro, una innovativa lungimiranza tanto che proprio l’ing. Bozzetti, coordinatore del gruppo di progettazione, ha mostrato con immagini leggibili da tutti le parole chiave dell’intero progetto: a misura d’uomo.

Senza alcuna velleità tecnica ma esponendo le numerose e complesse fasi progettuali, partendo dall’accoglimento del sostanzioso lavoro svolto negli anni  precedenti da parte di molti dei presenti alla presentazione, Alessandro Bozzetti ha commentato e illustrato, con autorevolezza e simpatia, le tavole proiettate richiamando anche i grafici esposti sui totem situati al di fuori della struttura nel cortile.

Immagini chiare, intellegibili che grazie anche alla spiegazione offerta hanno reso realmente visibile ciò che diventerà il casale: sale di letture, ludoteca, punto ristoro, aule didattiche, sala conferenze, una foresteria e un caseificio per la produzione, davvero a Km zero, dei formaggi prodotti con il latte delle pecore presenti nel parco, tutto sempre senza snaturare la natura del luogo e ponendo il massimo rispetto per politiche ambientali portate avanti dall’amministrazione, tra i tanti interventi, ad esempio, è stato citato quello della posa di pannelli fotovoltaici sulla copertura della cosiddetta “Stalla Grande” che sosterrà energeticamente l’intero complesso.

Negli interventi della Direttrice del Parco Regionale dell’Appia Antica, Dott.ssa Alma Rossi e del funzionario responsabile del Parco Archeologico dell’Appia Antica, Dott. Stefano Roascio si è letta grande soddisfazione per il progetto finale, frutto del confronto avuto nei numerosi tavoli tecnici svolti con tutti gli enti preposti per la definizione degli aspetti progettuali al fine di pervenire, fin da subito, ad un progetto condiviso.

Infine, il Comitato per il Parco della Caffarella ha chiesto certezze sui tempi di completamento dell’opera e la possibilità di poter essere sempre aggiornati sull’andamento dei lavori, dietro spinta dell’assessorato l’ing. Bozzetti ha ammiccato i presenti comunicando loro che sarà possibile per la cittadinanza poter accedere periodicamente alle aree di cantiere e così sempre più partecipare al processo riqualificativo.

Tutto è bene quel che prosegue bene, si può dire finalmente.


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