Casalotti si mobilita: cittadini pronti a discutere del nuovo centro migranti

Gli organizzatori hanno sottolineato che la partecipazione è aperta a tutti i cittadini e che ogni forma di violenza sarà respinta

Venerdì 22 agosto 2025 è ormai cerchiato in rosso sui calendari di molti residenti di Casalotti. Quel giorno, alle 18:00, piazza Ormea diventerà il cuore di un confronto aperto e partecipato sul nuovo Centro Accoglienza Straordinaria (CAS) che sorgerà in via Boccea 590, all’interno dell’ex Collegio Serafico Internazionale di Terra Santa.

Il centro, destinato a ospitare fino a cento persone, sarà composto da due blocchi distinti e, nonostante la vicinanza con l’IC Boccea 590, non condividerà l’ingresso con la scuola. Si tratta di una struttura selezionata tramite bando dal Prefetto, come tutti i CAS, e gestita sotto la supervisione del Ministero dell’Interno.

Non appena la notizia della sua apertura è circolata, i residenti hanno reagito con preoccupazione e determinazione. Petizioni online, striscioni lungo le vie del quartiere e messaggi chiari hanno espresso il loro dissenso: “Non siamo lo scarto di questa città, ma una periferia con dignità” e “Vogliamo servizi di qualità. No al terzo centro a Casalotti”.

immagine di repertorio

L’incontro di venerdì vuole essere un momento apartitico e apolitico: un’occasione per discutere in tranquillità, confrontarsi e farsi ascoltare.

Gli organizzatori hanno sottolineato che la partecipazione è aperta a tutti i cittadini e che ogni forma di violenza sarà respinta.

L’obiettivo è chiaro: trasformare la preoccupazione in dialogo e partecipazione, dando voce alle persone che vivono ogni giorno il quartiere.

Venerdì Casalotti prova a scrivere un nuovo capitolo della sua storia, fatto di confronto e di cittadinanza attiva, dove ogni voce potrà essere ascoltata.


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