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Chi fa quali domande?

Sono affascinanti l’evoluzione e lo sviluppo delle applicazioni della Intelligenza Artificiale.
Abbiamo studiato recentemente le conquiste scientifiche raggiunte con ChatGPT3, in particolare gli studi per perfezionare la cosiddetta Ingegneria della Domanda: e’ necessario imparare a fare domande, se no la macchina non capisce, anzi rischia di fare l’opposto di quanto noi a lei chiediamo.
Riflettevo sull’importanza di fare domande e anche di saperle fare, soprattutto ai nostri simili, a umani pensanti.

Per sentire la necessità di fare domande, è necessario pensare, rendersi conto che non si capisce qualcosa dei problemi, sentire il bisogno di chiedere umilmente a chi crediamo, a seconda dei temi affrontati, più preparati ed esperti di noi, avere fantasia e passione, magari anche capacita’ di provare a fare qualche proposta abbozzata di risoluzione dei problemi.
Quanti di noi pensano, hanno passione e sentono curiosita’ per capire, approfondire?
Chi riconosce umilmente di capire meno e sapere meno di esperti, anche Nobel, per sentire la convenienza di chiedere e di fare domande per chiarirsi le idee?
E ammesso che riusciamo a porre qualche quesito, ma sappiamo farle le domande, siamo capaci di usare parole pesate, giuste, comprensibili per chi ci ascolta?
L’ingegneria delle domande va imparata anche tra gli uomini, non solo nella Intelligenza Artificiale!

Un secondo problema, che nasce da esperienze personali sia in campo politico che privato, e’ quello che, se qualcuno, coraggioso, crede nel dibattito sui problemi, evitando di fare attacchi personali, pone domande circostanziate, articolate e fondate su casi reali, NESSUNO SENTE IL DOVERE DI RISPONDERE. Gli interpellati non leggono e non ascoltano le domande, se le sentono, o non le capiscono o scelgono di ignorarle, declassificando la dignita’ di cittadini non silenti, che fanno passare “per disturbatori della serenita’” del silenzio di tomba, stupidamente.
Nessuno quindi ritiene utile fare domande, a cui nessuno sa o vuole rispondere.
Stiamo riempiendo le nostre fogne di escrementi e di SILENZIO DI TOMBA.
L’ingegneria della domanda deve diventare anche ingegneria della risposta, della difesa della dignita’ di tutti, della democrazia, dell’uguaglianza.

E’ proprio vero che l’Intelligenza Artificiale, la “diversa intelligenza, frutto di un algoritmo da pappagalli”, se noi umani non riusciamo a riscoprire i valori che arricchiscono le nostre anime, comanderà sulle nostre scelte inconsistenti e sulle nostre coscienze atrofizzate e addormentate dai burattinai.


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