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Clima. Esposto in Procura di Europa verde contro il Governo

Alla luce dei nuovi dati dell'IPCC, per le sue responsabilità in materia climatica e per chiedere di correggere i fallimenti e l’inerzia nel contrasto al cambiamento

“Stiamo per inviare alla Procura della Repubblica di Roma una denuncia/esposto nei confronti del Governo, anche alla luce dei nuovi dati dell’IPCC, per le sue responsabilità in materia climatica e per chiedere di correggere i fallimenti e l’inerzia nel contrasto al cambiamento climatico e nella tutela dei diritti fondamentali”.

Lo annunciano, in una nota, i due co-portavoce di Europa Verde, Angelo Bonelli ed Eleonora Evi, che spiegano: “Secondo il report di Green Recovery Tracker sull’Italia, la spesa effettiva sul clima prevista nel PNRR presentato da Mario Draghi lo scorso 27 aprile raggiunge solo il 16% delle risorse messe a disposizione dall’UE, una percentuale lontana anni luce dal 37% indicato come target vincolante. Peraltro, il report sottolinea come le misure di risanamento dell’Italia siano le più ridotte in termini di potenziale di transizione verde tra tutti i piani presi in esame dal report: per fare una comparazione con altri Paesi europei come la Francia e la Germania, su un totale di fondi rispettivamente assegnati di 41 e 27,8, la prima assegnerà il 50% del budget alla transizione ecologica  e la seconda il 40%”.

“In Italia, – proseguono Bonelli ed Evi, – il piano prevede, al 2030, una riduzione delle emissioni di CO2 del 51%, mentre la Legge sul clima approvata dall’Europa e già molto cauta si prefigge l’obiettivo del 55%. C’è una riduzione degli investimenti sulle energie rinnovabili, con la previsione, al 2026, di soli 4,2GW, una  potenza installata sufficiente per coprire meno di un anno di crescita per il raggiungimento dei target europei da qui al 2030: servirebbero 5-6 GW all’anno fino al 2030”.

“Vogliamo parlare – si chiedono i due ambientalisti, – dei fondi insufficienti per il trasporto pubblico? Sono previsti 240 km di nuova rete attrezzata suddivisa in 11 km di metropolitane, 120 km di filobus, 85 km di tram e 15 km di funivie. Questi interventi, che saranno distribuiti nelle maggiori città italiane, sono sufficienti solo per una città come Roma. Non possiamo dimenticare che l’Italia dispone soli di 5,3 km di rete tramviaria per milione di abitanti a fronte degli 11,7 Km della Francia e dei 23,3 km della Germania. Nel nostro Paese, abbiamo 234 km di linee metropolitane quando la sola città di Madrid ne ha 290 e la Germania 630. Il ritardo infrastrutturale dell’Italia nel trasporto pubblico rispetto all’Europa è pesante e incide fortemente anche sulla vivibilità delle nostre città, sull’economia e sulla salute: secondo l’ultimo report dell’Agenzia europea per l’ambiente, – concludono Bonelli ed Evi, – in Italia lo smog provoca oltre 56.000 decessi l’anno, un’emergenza sanitaria dimenticata”.


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