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Continua il recupero del sito archeologico all’incrocio di via Prenestina con via di Tor Tre Teste

Si va verso la musealizzazione di questo straordinario reperto della Prenestina antica?

Sull’area del gruppo Cremonini (via Prenestina angolo via di Tor Tre Teste) giorno dopo giorno si comincia a vedere il frutto del lavoro degli archeologi che con la loro opera certosina e attenta stanno ridando la vita ad uno scorcio di un insediamento urbanistico dell’antica Roma.

Il gruppo Cremonini non è nuovo ad investimenti per valorizzare antiche vestigia della Roma antica, basti pensare al museo della Casa dell’Acqua a due passi dalla Fontana di Trevi.

Abitare a Roma già si occupò ampiamente in un articolo del giugno 2019 del progetto portato avanti dall’allora Commissione LL.PP. presieduta dal consigliere municipale Christian Belluzzo. Lavori sospesi e ripresi da alcuni mesi con lavori recupero da parte di numerosi archeologi e cittadini che chiedono se sarà confermato il progetto allora presentato, una richiesta che giriamo volentieri al presidente del municipio Mauro Caliste.

In attesa di un riscontro è anche giusto ricordare che sul progetto presentato allora ci fu un ostracismo assurdo da parte della giunta Boccuzzi e i lavori ripresero solo grazie ad una sentenza nientemeno che del Consiglio di Stato.

In occasione dell’anno giubilare 2025 il V municipio potrebbe, con la valorizzazione di questo straordinario reperto, incrementare la già consistente  offerta di circuiti turistici archeologici presenti nel municipio V che ha visto di recente anche il recupero di alcuni monumenti come quelli all’interno del parco di Villa Gordiani.


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5 commenti su “Continua il recupero del sito archeologico all’incrocio di via Prenestina con via di Tor Tre Teste

  1. A dire il vero questo sito e stato “scoperto” più di 10 anni fa è completamente scoperti da terra e risulte varie. Il lavoro che viene svolto oggi e quello di tutelarlo da intemperie e studio delle strutture. Mi auguro che venga fatto su tutta la struttura scoperta allora che oggi si vede solo in parte.

  2. Va ricordato all’autore dell’articolo che ” l’ostracismo” della giunta Boccuzzi non si riferiva al progetto archeologico, ma alla costruzione di un centro commerciale sul posto.
    Tanto per doverosa precisazione.

  3. Era il lontano 2012 quando una società doveva costruire un fast food, (credo Burger King) che alla scoperta de reperti dovettero indirizzare altrove il loro progetto. Quanto scoperto e visto in quel periodo fu davvero straordinario e mi auguro che chi di dovere prosegua nella valorizzazione dello stesso e del proseguimento di scavi nel proseguimento della strada, creando un nuovo polo archeologico che porterebbe straordinari vantaggi a tutta la zona.

  4. (in risposta a “Sandro”) Ma quale Centro Commerciale era un Burger King di circa 200mq. Mai difendere chi non ne ha azzeccata una. Del resto basta pensare che alla demolizione e ricostruzione della ex Baloon in via Casilina, 701 … alle rimostranze dei residenti di Villa de Sanctis disse: «è una questione Urbanistica di un Privato». Il cantiere e stato bloccato poi per due anni.

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