Copertoni abbandonati da mesi in via Giacomo Mancini… E tanto altro
Riceviamo e pubblichiamo
Ecco alcune riflessioni in ordine apparentemente sparso, ma a mio avviso legate fra loro da un filo rosso, fatto di amarezza e di sfiducia.
Comincio col segnalare una triste vicenda di ordinario degrado ma soprattutto di sciatta disattenzione nei confronti del territorio in cui abito: in Via Giacomo Mancini, dietro al Centro Commerciale “Esselunga” ed a ridosso del “mitico” cantiere mai ultimato di raccordo stradale col Quartiere Prampolini, da almeno un paio di mesi giacciono a terra numerosi copertoni di auto (vedasi foto n. 1), accanto ai quali si staglia la sagoma di un “attempato” divano, presente in quell’area da molto prima (probabilmente da un anno),
A completare il delizioso quadretto, ….un bel sacco di rifiuti “indifferenziati” (v. foto n. 2) che qualcuno più recentemente ha aggiunto, a riprova della ben nota teoria sociologica “delle finestre rotte”, secondo la quale il degrado – se non adeguatamente contrastato – non può che generare altro degrado…!!
Ho comunicato telefonicamente (ad inizio luglio, credo) la presenza dei copertoni alla Sede Operativa comunale dei Vigili Urbani, un cui Agente mi ha risposto che il fatto sarebbe stato segnalato ai competenti uffici di Zona (immagino Ufficio Ambiente – Comando Casilino).
…Resto in (rassegnata) attesa che qualcosa di buono accada….
Mi prendo inoltre la libertà di fare cenno ad un altro “capolavoro” di Zona, interessante stavolta il Parco Prampolini, migliaia di metri quadri del quale, sottratti alla fruizione della gente poiché destinati al noto Progetto di orticoltura sociale, sono rimasti a distanza di molti mesi, in larghissima parte inutilizzati (oltre il 90% dell’orto, ed il 100% della “zona odorosa”, mai sorta: v. foto n. 3 e 4…): ci stiamo chiedendo cosa ne pensano i cittadini…?
D’altra parte rammento che il Progetto vale circa 600.000 €, e quindi sarà sempre più probabile che qualcuno decida di esercitare il diritto di chiederne alla competente Sezione della Corte dei Conti una verifica della corretta gestione sotto il profilo amministrativo – contabile, a tutela del pubblico interesse: perché allora – in nome del buon senso – non si valuta ai diversi livelli di competenza (Comune, V Municipio, Usl RM2, Università) di metter subito fine a questa brutta vicenda, semplicemente restituendo alla gente l’intero Parco o almeno riducendo molto fortemente l’area inutilmente e con spese poco comprensibili sottratta al generale accesso per poi lasciarla in stato di sostanziale abbandono? ….
Invio per conoscenza queste mie amare considerazioni anche al Giornale di Zona “Abitare A”, come pro-memoria che potrà tornare comodo per una lettera che – nel caso qualcuno dei “piccoli disastri” sopra descritti non trovi rapida soluzione e/o chiarimento – chiederò di pubblicare.
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