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Crisi alla Fondazione Santa Lucia, a rischio quasi 1000 posti di lavoro

Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca: "salvaguardare qualità e livelli di occupazione è la nostra priorità"

Un’ombra minacciosa si allunga sulla Fondazione Santa Lucia, uno dei più importanti centri di riabilitazione d’Italia. La storica struttura, punto di riferimento per migliaia di pazienti, rischia la chiusura a causa di una profonda crisi economica che mette a repentaglio l’occupazione di quasi mille lavoratori e l’erogazione di servizi essenziali.

 A lanciare l’allarme sul futuro della struttura ospedaliera privata di via Ardeatina 306/354 sono Gianluca Giuliano, segretario nazionale della UGL Salute, e Valerio Franceschini, segretario provinciale di Roma: “Un terremoto occupazionale rischia di abbattersi sulla sanità di Roma e del Lazio – spiegano -.

La Fondazione Santa Lucia, punto di riferimento da 64 anni della riabilitazione della Capitale e regionale, rischia di chiudere a causa di un enorme dissesto economico che potrebbe portare una delle eccellenze della sanità italiana al fallimento”.

Per Giuliano e Franceschini, quello che si starebbe profilando all’orizzonte per la Fondazione Santa Lucia è uno “scenario da catastrofe per quasi mille lavoratori a rischio licenziamento”. A causare questa situazione sarebbe stata una “gestione inadeguata – continuano i sindacalisti -.

Abbandonata in passato dalla Regione Lazio come una nave alla deriva tra costi di gestione altissimi, tariffe non consone alla complessità dei pazienti assistiti e mancati raggiungimenti dei budget assegnati, sta ora colando a picco zavorrata da un debito mostruoso.

Ora si procederà, come annunciato dai vertici della Fondazione dopo l’esito negativo della procedura di composizione del debito, all’avvio del piano di ristrutturazione soggetto a omologazione da parte del tribunale”.

Da qui l’appello al presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, “nelle cui mani è ancora la delega per la sanità”, affinché intervenga “immediatamente per scongiurare la chiusura del Santa Lucia che oltre alla crisi derivante dai licenziamenti priverebbe l’intera Italia di un punto di riferimento di grandissima qualità per l’assistenza neuro riabilitativa”.

Una richiesta arrivata anche da Natale Di Cola, segretario generale della CGIL di Roma e del Lazio: “Le istituzioni locali e nazionali, a partire dalla Regione Lazio, si facciano parte attiva per garantire la continuità assistenziale per la popolazione, salvaguardare i livelli occupazionali e il mantenimento dei livelli salariali delle lavoratrici e dei lavoratori”.

Giancarlo Cenciarelli, Giancarlo Cosentino e Sandro Bernardini, vertici regionali di FP CGIL Roma Lazio, CISL FP Lazio e UIL FPL Roma e Lazio, annunciano battaglia proclamando lo stato di agitazione di tutto il personale.

Da parte dei sindacati, dunque, si legge in una nota, c’è “una reazione forte non solo alla comunicazione del Santa Lucia sull’esito negativo della procedura di composizione negoziata del debito”.

Ma soprattutto, come spiegano i segretari di categoria in una lettera al prefetto di Roma, al fatto che “la direzione generale non ha assicurato né la tenuta dei contratti in essere e dei livelli salariali, né dei livelli occupazionali e dei servizi sanitari”.

Stiamo seguendo e monitorando con attenzione, ormai da tempo, la delicata situazione in cui versa la Fondazione Santa Lucia, Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, accreditato con il SSR. Tanto che abbiamo convocato i sindacati per il prossimo lunedì 29 luglio.

Pertanto, ci tengo a rassicurare in primis i pazienti della struttura, ma anche ogni singolo lavoratore, sulla volontà di tutelare questa realtà da parte della Regione Lazio.

Salvaguardare qualità e livelli di occupazione è la nostra priorità, ragion per cui abbiamo portato il caso all’attenzione anche del Ministro Urso”, ha fatto sapere il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.

Sulla questione si è espresso anche il presidente del Municipio VIII, Amedeo Ciaccheri. Anche lui invocando un intervento della Regione: “In queste ore sta precipitando una situazione critica da tempo e come denunciato dai sindacati diventa concreta l’ipotesi di fallimento di una struttura d’eccellenza della ricerca sanitaria e nelle neuroscienze a livello nazionale e internazionale – spiega -.

La Regione Lazio ha un ruolo decisivo su una vicenda annosa e su cui non abbiamo fatto sconti a nessuna giunta al governo regionale per garantire continuità assistenziale e tutela dei lavoratori e delle lavoratrici.

Non abbiamo mai abbassato l’attenzione sul futuro del Santa Lucia, tantomeno possiamo oggi in queste ore drammatiche. La giunta Rocca ci spieghi cosa ha fatto e cosa intende fare ora”.

 


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