

Puniti i tifosi giallorossi per gli striscioni esposti durante Roma - Napoli contro la madre di Ciro Esposito
La Curva Sud romanista rimarrà chiusa per un turno. Così ha deciso il giudice sportivo Tosel, chiamato a decidere sulla sorte dei tifosi giallorossi dopo gli striscioni esposti in occasione di Roma – Napoli, gara valida per la 29esima giornata di campionato, che hanno dato adito a ferventi polemiche.
Oggetto di tale polemica sono le frasi apparse nero su bianco, in curva, riguardanti la mamma di Ciro Esposito, il tifoso napoletano coinvolto lo scorso maggio negli scontri avvenuti prima della partita Roma-Napoli di Coppa Italia e morto dopo 50 giorni di coma.
“Che cosa triste lucri, sul funerale con libri e interviste’ le crude parole dei romanisti che senza mezzi termini accusano Antonella Leardi di speculare sulla tragica vicenda. “C’è chi piange un figlio con dolore e moralità e chi ne fa un business senza dignità” aggiungono dopo.
La replica della signora Leardi è stata immediata “Affido chi ha scritto quegli striscioni nelle mani di Dio affinché possa cambiare il loro cuore. Ho visto la partita in tv, mi sono sentita ferita da quelle parole, fa male sentire dire cose orribili su un figlio che si è perso”.
Anche il legale della famiglia Esposito si è espresso a riguardo dichiarando salda la sua posizione sulla vicenda “Bisogna punire i responsabili di striscioni vergognosi e offensivi, con giuste sanzioni e squalifiche per uno stadio purtroppo esempio solo di messaggi negativi e pericolosi. Si dimetta la commissione che deve autorizzare gli striscioni per evitare messaggi pericolosi, di violenza, odio e razzismo, le autorità non siano complici del male”.
Infine il sindaco di Roma Ignazio Marino, dopo aver elogiato il lavoro svolto dalle forze dell’ordine in occasione della gara di campionato, ha espresso il proprio rammarico “è un gesto che condanno fermamente e dal quale sono sicuro la maggioranza dei tifosi giallorossi si dissocerà rapidamente”.
La chiusura della curva sarà scontata nel prossimo turno casalingo di campionato che vedrà la squadra capitolina impegnata contro l’Atalanta, il 19 aprile.
Ma non è l’unica brutta sorpresa per i giallorossi che dovranno pagare una multa di 12mila euro a causa del comportamento scorretto della propria panchina: la società è stata ritenuta responsabile del rallentamento del gioco dovuto alla negligenza dei raccattapalle e dell’uso illegittimo di una ricetrasmittente da parte di un membro dello staff di Garcia.
“Ammenda di € 12.000,00 : alla Soc. ROMA a titolo di responsabilità oggettiva per avere un componente della panchina aggiuntiva, nel corso del primo tempo, fatto uso reiteratamente di una apparecchiatura rice-trasmittente; (regola n. 4 del Regolamento del giuoco del calcio); infrazione rilevata dai collaboratori della Procura federale; per avere inoltre, omesso di intervenire, nonostante i reiterati solleciti arbitrali, affinché i raccattapalle sistematicamente ed intenzionalmente non ritardassero la ripresa del giuoco”.
Non si tratta certamente della prima multa per Garcia e i suoi collaboratori. L’uso del walkie-talkie durante i minuti di gara sembra essere un ‘vizio’ di cui l’allenatore francese non riesce a fare a meno. Il totale delle multe per l’uso dell’apparecchio in panchina è salito ormai a 142 mila euro totali per 13 infrazioni, sette soltanto in questa stagione. Numeri da record. Ma certamente le casse di Trigoria non potranno essere fiere di questo primato.
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