

Il 16 aprile 2018 ospiti del parco della Mistica si sono riuniti i moltissimi protagonisti del Comitato di Quartiere Alessandrino per il loro 40° anno di attività in cui il Prof. Pandimiglio ha passato le consegne del suo grande lavoro a Mariano Ponzo che si è sentito, avendo già molto collaborato in questi anni con lui, di assumere la responsabilità di continuare il compito al meglio.
Continuare con più slancio anche perché la realtà della Mistica, dove si celebrava l’avvenimento, è piena di significati ideali per collaborare insieme su grandi fini.
La Mistica è la realtà avanzata della Comunità di Capodarco, che partendo dallo Statuario sull’Appia si estende a tutto il settore Est della Capitale.
L’Agricoltura Capodarco è la sua cooperativa nata nel 1978 a Grottaferrata che compiendo quest’anno 40 anni è significativa del suo lavoro per due Leggi nazionali.
Su queste due Leggi, la n.112 del 2016 che riguarda il “dopo di noi” dei genitori di disabili e la n.141 2016 sull’Agricoltura Sociale, oggi la Comunità chiede la collaborazione di tutti i cittadini di Roma, in specie di quelli del settore orientale, perché è l’agricoltura lo spazio più adatto per la vita ed il lavoro dei ragazzi disabili, quando non ci saranno più i loro genitori.
La Mistica con le sue strutture può essere il progetto da cui partire su una progettualità che mano a mano coinvolga tutta Roma con l’aiuto della Capodarco.
Alla Mistica, con le strutture già riattivate e con quelle in via di recupero, può esserci una grande progettualità che coinvolga le famiglie dei disabili ma anche i giovani, che con un rilancio del welfare in cui condividano la condizione dei disabili, possono trovare occupazione.
Tutto il territorio del V Municipio ma anche del VI devono essere coinvolti nel grande sogno, in collaborazione con l’Università di Roma 2 Tor Vergata, per la formazione dei giovani da coinvolgere. Questi in collaborazione con le varie realtà di servizio che li esistono, in armonia con i poteri pubblici già coinvolti e determinati a co-progettare insieme il progetto di integrazione ed inclusione, anche con l’aiuto dei profughi da accogliere e formare.
Oggi la società italiana ha bisogno non di proteste soltanto ma di azione concreta, che dal basso costruisca un welfare veramente a servizio delle persone più deboli, secondo lo spirito dell’art.3 della Costituzione Italiana che dobbiamo tutti cercare di realizzare per una vera democrazia sostanziale. Anche in collaborazione con la Chiesa del settore Est, per attuare lo spirito della Enciclica Laudato sì di Papa Francesco che ci dice: “non c’è ecologia senza giustizia. Non c’è equità in un ambiente degradato”.
Questo ci proponiamo di viverlo, come Capodarco con tutti gli amici del Comitato di Quartiere Alessandrino e tutta la cittadinanza romana piano piano, ma determinati.
Perché, ammonimento, c’è un altro 40mo, quello della Legge n.180 1978 sulla psichiatria che non è stata concretizzata a pieno.
Don Franco di Capodarco
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