Dalle fiamme al nubifragio: Roma colpita da un giorno di emergenze. 450 gli interventi effettuati

Il cambiato climatico repentino, ha imposto alle squadre di soccorso di passare dalle bonifiche dei roghi ai danni provocati dal downburst

Un giorno infernale per Roma, che ha visto la città passare dalle fiamme divoranti al caos di un nubifragio devastante. Nelle prime ore della mattina, mentre la capitale ancora combatteva contro gli ultimi focolai degli incendi che l’avevano colpita, si è scatenato un “downburst”, un temporale improvviso con venti fino a 90 km/h che ha trasformato le strade in fiumi e abbattuto alberi come birilli.

Dalle 15 alle 16 di martedì 3 settembre, Roma è passata in un batter d’occhio da un’estrema emergenza all’altra.

Le squadre della protezione civile e i volontari, che fino a quel momento erano impegnati a domare le fiamme, hanno dovuto cambiare marcia per affrontare l’inferno di acqua e vento che si stava abbattendo sulla città.

La giornata era iniziata alle 8:15 con la bonifica degli ultimi roghi a Ponte Galeria, dove la protezione civile, armata di pick-up, stava spegnendo i residui di un incendio notturno.

Alle 11:30, un altro piccolo incendio è divampato in via Boccea, e le squadre si sono mosse rapidamente anche verso Castel di Leva e via degli Orti della Marcigliana, dove è stato persino necessario l’intervento di un elicottero per gettare acqua sulle fiamme.

Ma il vero spettacolo, purtroppo drammatico, è iniziato intorno alle 12:40. Le prime avvisaglie di un cambiamento drastico sono arrivate con l’allerta meteo, segnalando l’imminente arrivo del downburst.

Alle 15, quando i volontari ancora lottavano contro gli ultimi focolai sotto cieli che sembravano tranquilli, il cataclisma si è materializzato. Alle 16, Roma era già in ginocchio, con allagamenti che si moltiplicavano da un quartiere all’altro.

Le scene di auto bloccate a Tor Bella Monaca, gli allagamenti che hanno sommerso Due Leoni e Borghesiana tra le 16 e le 16:30, e il dramma al Circo Massimo, dove due alberi sono crollati e una tribuna è venuta giù poco prima delle 17, sono solo alcune delle immagini di una giornata che resterà impressa nella memoria della città.

Gli interventi si sono susseguiti fino a tarda notte, con pompe idrovore e squadre al lavoro incessante per liberare le strade. Alla fine, la conta è stata impressionante: circa 450 interventi.

L’evento che ha colpito Roma è stato davvero senza precedenti. Un grazie infinito ai volontari della protezione civile e alla polizia locale,” ha dichiarato il sindaco Roberto Gualtieri. “Diventa sempre più evidente che il cambiamento climatico sta avendo un impatto devastante sulla nostra vita quotidiana.”  conclude il sindaco.


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