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Dalli a Letta? – Taverna, addio – “Borsalino” perché

Fatti e misfatti di novembre 2014

Dalli a Letta?

“Nell’anticamera della “Sala verde”, a Palazzo Chigi, dove sono esposti i ritratti di tutti gli ex “premier” – come immortalato, nell’ultimo incontro Governo-Sindacati, dal portavoce di Susanna Camusso, Massino Gibelli – manca soltanto quello di Enrico Letta”.

Che cosa c’è? Dopo il clamoroso renziano “Enrico, stai sereno”, una altrettanto clamorosa “damnatio memoriae”?

Enrico Letta
Enrico Letta

Taverna, addio

“Quando la senatrice del “Movimento 5 stelle” Paola Taverna si è recata nella romana Tor Sapienza – dove da giorni si sta “combattendo” una dura battaglia tra poveri – gli abitanti l’hanno cacciata al grido: “Qui non vogliamo politici”.

Potrebbe essere comprensibile. Solo che quelli del “Movimento 5 stelle” quando mai sono stati dei politici?

“Borsalino” perché

“La decadenza di Silvio Berlusconi – ha scritto, qualche giorno fa su “La Repubblica”, il giornalista Ceccarelli – è provata anche dal fatto che, lasciati i suoi svariati tradizionali e spesso stravaganti copricapi, sta ormai indossando un “Borsalino” nero”.

Una ipotesi, però. Perché, proprio in queste ultime ore è stato venduto dalla casa d’aste “Osenat” a Parigi, per quasi due milioni di euro, un esemplare del celebre cappello a due punte di Napoleone Bonaparte. E perché qualcuno ha voluto ricordare i celebri seri copricapi di alcuni “grandi” della storia anche più moderna: la “tuba” di Abramo Lincoln (il più popolare Presidente degli Stati Uniti), l’ “Homburg” di Winston Churchill (noto per avere guidato il suo Paese con successo nella seconda guerra mondiale), i cinquemila cappelli diversi indossati fino ad oggi dalla britannica Regina Elisabetta, l’inseparabile basco nero con stella del celeberrino rivoluzionario argentino Ernesto Che Guevara. E forse, nonostante la uveite che l’ ha di nuovo colpito, Silvio Berlusconi ha invece pensato di vederci lungo. Nel senso di ritenere di poter rimanere tra i “grandi” della storia, almeno, per il suo “Borsalino” nero. Silvio, che uomo!


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