

L’ex scuola 8 Marzo, un tempo luogo di formazione e crescita, oggi è solo il simbolo di un abbandono senza fine. Un relitto urbano nel cuore di Magliana, dove precarietà e pericolo convivono quotidianamente.
L’ultimo sopralluogo della commissione stabili pericolanti ha tolto ogni dubbio: “la struttura è in condizioni disastrose, un concentrato di degrado che mette a repentaglio la vita di centinaia di persone“.
IL TRIONFO DELL’ABBANDONO
La commissione è tornata due volte negli ultimi mesi per verificare lo stato dell’edificio occupato in via dell’Impruneta. La prima ispezione, a ottobre, ha confermato quanto già certificato 14 anni fa: l’intero complesso è totalmente inagibile. La seconda, a gennaio, ha aggiunto dettagli ancora più inquietanti.
Ogni angolo della struttura grida all’emergenza. Il solaio dell’ex palestra, destinato a essere un’area di attività fisica, è stato trasformato in un livello calpestabile instabile, usato come deposito di fortuna. L’intero edificio è un susseguirsi di spazi riconvertiti in alloggi di fortuna, fatiscenti sotto ogni punto di vista: igienico, strutturale ed elettrico.
UNA POLVERIERA PRONTA A ESPLODERE
Come se non bastasse, tra le mura scrostate e i corridoi sommersi dai rifiuti, i tecnici hanno riscontrato la presenza di cassoni di eternit rotti, una minaccia silenziosa per chiunque vi abiti.
A rendere la situazione ancora più pericolosa è il rischio di incendi: impianti elettrici fatiscenti, bombole di gas sparse ovunque e l’assenza totale di misure antincendio. Una scintilla potrebbe trasformare l’edificio in una trappola mortale.
Nonostante le segnalazioni, il tempo scorre e il rischio aumenta. Gli occupanti, circa 400, molti di origine straniera, hanno trasformato aule, solai e lavatoi in rifugi di emergenza. Un’esistenza precaria, vissuta in una struttura che potrebbe collassare da un momento all’altro.
IL GRIDO DI ALLARME DEL QUARTIERE
Il consigliere municipale Marco Palma (Fratelli d’Italia) non usa mezzi termini: “La situazione è completamente fuori controllo. Da anni la pericolosità dell’edificio è certificata, eppure nessuno interviene. Oggi si aggiunge anche il pericolo di incendi per la presenza incontrollata di bombole di gas”.
Il tema è stato portato anche all’attenzione del Prefetto Lamberto Giannini in un incontro a Palazzo Valentini, dove una delegazione di amministratori condominiali ha denunciato come l’occupazione selvaggia interessi quasi il 40% degli alloggi del quartiere. Oltre all’ex scuola 8 Marzo, sono coinvolte anche via Pescaglia e via Cutigliano, trasformando la zona in una polveriera sociale.
UN FUTURO ANCORA INCERTO
Il deputato Luciano Ciocchetti (FdI) sottolinea la necessità di un intervento deciso: “Questa occupazione è la conseguenza diretta dell’abbandono dell’ex scuola. Solo con uno sgombero immediato e un progetto di riqualificazione, Magliana potrà sperare in un futuro migliore”.
Ma le istituzioni agiranno prima che accada l’irreparabile? Per ora, l’ex scuola 8 Marzo resta un’enorme ferita aperta, testimone di un degrado che sembra non avere fine.
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