

Al netto dei numerosi e infuocati interventi della presidente Roberta Della Casa, dei rappresentanti del suo gruppo il M5S (che unanimemente l’ha sfiduciata) e dei rappresentanti dell’opposizione che hanno confermato la sfiducia dei loro gruppi, caso unico forse nella storia dei municipi, la Presidente del IV è stata sfiduciata dalla totalità dei 24 consiglieri eletti, lei esclusa ovviamente.
Nel dibattito sono come si suol dire “volati gli stracci” tra la Presidente e il suo Gruppo (a questo punto ex gruppo consigliare) e c’è stato tra di loro un sanguinoso e avvelenato scambio di accuse. I rappresentanti delle opposizioni hanno svolto le loro requisitorie sul “pessimo” operato di Della Casa e della sua giunta.
La capogruppo grillina Germana Di Pietro, nel presentare la mozione di sfiducia ha ribadito le critiche (dettagliate nella lunga mozione presentata) all’eccessivo accentramento del potere esecutivo: “il consiglio democraticamente eletto è stato sbeffeggiato, schernito, le decisioni sono state prese senza mai ascoltare la maggioranza, gli assessori cambiati spesso solo per sostituirli con chi era allineato alla presidente”.
La Presidente ha replicato: “Oggi si scioglie la mia giunta per mano di stessi eletti del M5S, da chi ha interesse a danneggiare Roma. Una scelta scellerata contro di me e la sindaca Raggi. Non mi sono piegata ai ricatti, non ho voluto piegarmi ai giochi di palazzo come è questa mozione di sfiducia”.
Roberta Della Casa ha magnificato il lavoro svolto nelle periferie del municipio ed ha affermato “di essere stata candidata con l’inganno perché la mia disponibilità per altri ruoli sarebbe stata scomoda per qualcuno… molti degli eletti che mi sfiduciano, senza di me non sarebbero neanche entrati in lista, persone che ancora oggi non sono iscritte a Rousseau o che provenivano dalla militanza in altri partiti”. Ha infine rinfacciato ai consiglieri di fare cadere la giunta in piena emergenza coronavirus.
https://www.facebook.com/RobertaDellaCasaM5S/videos/894740604374728/?__xts__%5B0%5D=68.ARDGgK0BDokVniUjQ6wDVBa-TDQ2NMEjBuENOFQOp9X_BiRnDnebdTFZmTAMqGh1-GhlcJ11n8PXbH37aSg4iucyRhtWzvVJ9WvayUZfBTJYcu8h3GeOAqrfXR0h_jIYwZJU6iNNmlFzuTOSjHNEqOsUasXduiZdDV6R2y23KCDLJ3Y_KME_5AjowA3s3tWoryfkHEKHHtfvkfidgDw1TeBoGDxpPW6nzyIYYp6U1WM3R9S3wbNC7acvqgzFzJFqhcNXXmakRcpozRQrixrYkkHsIJdstCTwgZYxQxP_T1HsQQ0RH3ETJ8ZDWrn2iPhOzjXlLff2oxYSlPBtOs2Wtq8b1pmlplpA&__tn__=-R
I gruppi di opposizione negli interventi dei loro capigruppo e dei consiglieri intervenuti hanno fornito un lungo elenco analitico di inadempienze e di insuccessi della Presidente e della sua maggioranza. Tra le accuse, la destinazione di fondi ad eventi culturali che invece, secondo i consiglieri, dovevano essere impegnati per gli aiuti sociali per il Covid-19.
Gli interventi sono ancora in corso, ma il voto a questo punto scontato che farà cadere il IV municipio pentastellato, dopo quelli del III, dell’VIII e dell’XI.
«I consiglieri del Municipio IV di Roma che hanno presentato una mozione di sfiducia al presidente del municipio del M5S sono sospesi con decorrenza immediata dal Movimento e nei loro confronti è stato avviato un procedimento disciplinare» ha dichiarato Vito Crimi il 13 maggio.
Così Rachele Mussolini, consigliere comunale della lista civica Con Giorgia
Perché hanno sfiduciato la presidente Della Casa. Massimiliano Umberti (PD): “Invece di salvare i giusti salvano la persona sbagliata”
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