Municipi:

Delocalizzazione degli sfasciacarrozze

Si spostano i problemi nel V municipio. I cittadini: "abbiamo già tante difficoltà. Ci mancavano anche gli sfasci"

Il 23 dicembre 2009 la giunta comunale di Roma ha approvato la delibera con la quale viene attivata la procedura per l’individuazione delle nuove aree in cui saranno trasferiti gli autodemolitori del Comune di Roma. In particolare, nella delibera, viene indicato che gli autodemolitori di viale Togliatti saranno delocalizzati in due aree individuate una nei pressi della Centrale del Latte – S. Alessandro e l’altra tra via Palombarese ed il confine con il Comune di Guidonia.

L’atto deliberativo, visto che tale problematica doveva essere risolta dal lontano 1997 per evitare i continui danni ambientali, ha assunto carattere d’urgenza e la delocalizzazione dovrà essere ultimata entro il 2010. Dopo anni di battaglie vanno via cosi gli sfasci da via Togliatti ma i cittadini che li “accoglieranno” non sono assolutamente in accordo con quanto deciso (tra l’altro già precedentemente programmato dalla Giunta Veltroni). Massimiliano Calandrelli presidente del comitato Casalbianconatura, tuona infatti contro Alemanno ma anche con il predecessore Veltroni. “La periferia di Roma ed in special modo questa di Casalbianco- Settecamini ha bisogno di migliorare i proprio servizi non di peggiorarli. Qui servono scuole perché per fortuna c’è un tasso di nascite elevato e qui tutti gli edifici scolastici sono stracolmi, C’è bisogno di mezzi pubblici, perché non ne passano, c’è bisogno di alberi panchine di un cinema.Perché non si pensa di aprire una libreria di quelle del circuito del Comune di Roma? Ed invece arrivano sempre e solo “servizi” che nessuno vuole così come questo degli sfasciacarrozze che certamente non migliorano la vita dei cittadini anzi. Già la zona è difficile con ad esempio la situazione di via di Salone, dove da tempo un campo nomadi ha causato la chiusura della stazione. "Non parliamo poi dell’inceneritore della BASF. Eh si, nessuno lo sa ma a Roma, dentro la città c’è un inceneritore di rifiuti tossici e nocivi. Anche se non è stato ancora stabilito un nesso causale, la mortalità per tumori
nel territorio è del 30% superiore rispetto alla media di Roma". Sulla stessa linea Paolo Cartasso da decenni membro attivo di comitati ambientali per la Tiburtina e dell’associazione “Tocca a noi”: “La sinistra propone la destra attua. La decisione di spostare gli sfasciacarrozze in questa zona del V Municipio era stata presa dalla Giunta Veltroni. Noi a suo tempo facemmo presente in maniera formale le nostre perplessità proprio al municipio ma nessuno ci ascoltò. Il risultato ad oggi è che in una zona come questa piena di verde, in cui poteva esserci un Parco, verranno spostati gli sfasci”. 

Le soluzioni se c’è volontà si possono trovare. Come ad esempio considerare un sito alternativo alla delocalizzazione per non gettare gli abitanti della zona est in una sconforto ancora più profondo. Ascoltare prima di attuare. Non dovrebbe essere questo il compito della politica?  

 


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Commenti

  1. Giuseppe  

    Eliminarli del tutto... mi sembra difficile .. il problema è che le periferie vanno pensate in un'ottica diversa, quella di "arricchirle di servizi" non di ammassarci ciò che non si vuole vedere al centro..

  2. claudia  

    Infatti secondo me gli sfasciacarrozze dovrebbe proprio sparire perchè sono un ricettacolo di merce rubata. Le case automobilistiche invece di pensare solo a produrre le macchine, dovrebbero anche accollarsene la parte rognosa, ovvero lo smaltimento o il riciclo delle stesse. Così i furti diminuirebbero drasticamente e il fisco ringrazierebbe!

  3. federico  

    Siamo alle solite: quando certe realtà fanno comodo tutto va bene. Dopo, ci lamentiamo del risvolto della medaglia. Infatti, quando ci serve il ricambio a basso prezzo, utilizziamo gli sfasciacarrozze; poi, subito dopo, non accettiamo il disagio ed il disdoro che questi arrecano.

  4. Paolo  

    Il fatto che sia stato deciso da Veltroni non può diventare un alibi per la nuova amministrazione. Quante volte Alemanno ha messo mani alle scelte precedenti... Lo faccia anche ora...ascoltando i cittadini di Settecamini e Guidonia

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