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“Disegniamo Cesarella” – L’iniziativa di “Salviamo la Cervelletta”

Per mantenere il ricordo del murales in forte degrado

La storia di “Cesarella”, l’ultima asinella del nostro magnifico Casale, ha suscitato tanta curiosità non tanto per la leggenda di cui è protagonista ma quanto la sua accurata raffigurazione in un murales che oggi rischia di scomparire. Un’opera realizzata da un artista sconosciuto, proprio come è sconosciuto l’autore della storiella che vogliamo raccontarvi dove la fantasia supera la realtà, realtà capace di vedere la vita da un’altra prospettiva. “L’Asino e il Contadino”, forse l’avrai letta, si trova facilmente sul web, ci è piaciuta per legarla alla storia del murales da salvare di “Cesarella”.
E allora ecco l’idea della pagina Facebook “Salviamo la Cervelletta”! Per far conoscere meglio la nostra asinella e mantenerne vivo il ricordo, cosa dici se “Disegniamo Cesarella”? Abbiamo pensato ad un’attività per i più piccoli, dai 7 ai 13 anni, per raffigurare Cesarella con disegni o pitture ognuno con la propria immaginazione, anche per chi vuole sulla base del racconto sotto riportato.
Raccoglieremo tutti i disegni e le tavole pittoriche per realizzarne un video di sensibilizzazione da pubblicare il 21 gennaio 2021 sui canali social e in occasione dei vent’anni del Casale della Cervelletta Patrimonio di Roma,. Inviate le opere dei vostri bambini con il nome e cognome tramite mail a: cervelletta2020@libero.it entro il 20 dicembre 2020 e grazie fin d’ora per la partecipazione.
Buon divertimento!!

 

L’ASINO E IL CONTADINO … buona lettura!
”Un giorno l’asino di un contadino cadde in un pozzo. Non si era fatto male, ma non poteva più uscire. Il povero animale continuò a ragliare sonoramente per ore.
Il contadino era straziato dai lamenti dell’asino, voleva salvarlo e cercò in tutti i modi di tirarlo fuori, ma dopo inutili tentativi, si rassegnò e prese una decisione crudele. Poiché l’asino era ormai molto vecchio e non serviva più a nulla e poiché il pozzo era ormai secco e in qualche modo bisognava chiuderlo, chiese aiuto agli altri contadini del villaggio per ricoprire di terra il pozzo.
Il povero asino imprigionato, al rumore delle palate e alle zolle di terra che gli piovevano dal cielo, capì le intenzioni degli esseri umani e scoppiò in un pianto irrefrenabile. Poi, con gran sorpresa di tutti, dopo un certo numero di palate di terra, l’asino rimase quieto.
Passò del tempo, nessuno aveva il coraggio di guardare nel pozzo mentre continuavano a gettare la terra. Finalmente il contadino guardò nel pozzo e rimase sorpreso per quello che vide… L’asino si scrollava dalla groppa ogni palata di terra che gli buttavano addosso, e ci saliva sopra. Man mano che i contadini gettavano le zolle di terra, saliva sempre di più e si avvicinava al bordo del pozzo.
Zolla dopo zolla, gradino dopo gradino, l’asino riuscì ad uscire dal pozzo con un balzo e cominciò a trottare felice”.

MORALE:
Quando la vita ci riserva momenti difficili, il segreto per uscirne più forti è scuoterci la terra di dosso e un gradino alla volta risalire verso l’alto.

E ricorda di votare e far votare il progetto Casale della Cervelletta sul sito i Luoghi del Cuore FAI. Restano pochi giorni a disposizione per votare questo importante monumento per tutta Roma Est.
Grazie!

Salviamo la Cervelletta


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