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Dispersione idrica cosa fanno in concreto Regione, Province e Comuni?

Le 10 indicazioni di Legambiente per il risparmio idrico rivolte alle amministrazioni

Dopo che la Regione ha proclamato lo stato di calamità naturale e tanti Comuni hanno emanato o stanno per farlo provvedimenti legati al risparmio della risorsa idrica nei loro territori, per sollecitare le amministrazioni predisporre misure importanti, e alla cittadinanza un cambio netto negli stili di vita, ci piace riportare i 10 interventi proposti da Legambiente Lazio alle istituzioni locali e 10 azioni concrete ai cittadini, perché si possano adottare comportamenti collettivi di estrema attenzione ad una lunga ed evidente emergenza.

La Regione Lazio proprio oggi ha diffuso un suo decalogo perché i cittadini facciano la loro parte nella necessaria lotta allo spreco di quella preziosa risorsa che è l’acqua che ci deve vedere tutti impegnati per la nostra parte.

https://abitarearoma.it/siccita-zingaretti-da-regione-e-acea-decalogo-per-uso-responsabile-attenzione-allacqua/

Riteniamo utile ed indispensabile però che ci governa – regione, province, comuni – ci renda conto soprattutto di quali interventi ha posto in essere per eliminare o almeno ridurre la scandalosa dispersione idrica che a Roma e provincia nel 2021 era al 28,6%, a Frosinone con il 62,5% e a Latina 67,9% quarta peggior provincia in Italia.

Le 10 indicazioni di Legambiente per il risparmio idrico rivolte alle amministrazioni

1) Perdite – abbattere le perdite con interventi straordinari di manutenzione delle reti idriche da parte dei gestori.
2) Giardini ornamentali e Orti – limitare o fare divieto di innaffiamento dei Giardini ornamentali durante i periodi di crisi idrica e fare divieto di utilizzo di acqua potabile per l’irrigazione di orti durante le ore diurne.
3) Fiumi, Laghi e risorse idriche naturali – rafforzare le azioni di contrasto contro i reati di captazione illecita lungo i corsi dei fiumi, nei laghi e in tutte le risorse idriche naturali, per abbattere l’emungimento illegale d’acqua.
4) Erogazione – limitare o sospendere l’erogazione notturna.
5) Fontane e punti acqua pubblici – garantire l’erogazione di punti acqua pubblici installando opportuni rubinetti e limitare o sospendere il flusso idrico delle fontane storico-ornamentali.
6) Piscine da giardino e uso ludico – fare divieto di riempimento di piscine mobili e limitare usi ludici non legati ad aspetti igienico-sanitari.
7) Lavaggio auto e motoveicoli – limitare o fare divieto di lavaggio casalingo o con l’utilizzo di altri flussi idrici potabili per il lavaggio di autovetture e moto.
8) Regole edilizie per Recupero, Riutilizzo e Risparmio Idrico – Aggiornare i regolamenti edilizi per stabilire obblighi di recupero delle acque piovane per tutti gli usi compatibili, installazione di sistemi di risparmio idrico, introduzione di incentivi per il trattamento e recupero delle acque grigie (Come si fa già in oltre 800 Comuni italiani).
9) Trattenere l’Acqua in aree urbane – in interventi su spazi pubblici (piazze, parcheggi, edilizia) vanno costruite vasche sotterranee di recupero e trattenimento di acque meteoriche. Intervento sempre più diffuso nelle città europee, che ha la doppia funzione di messa in sicurezza, consentendo di indirizzare acqua nei momenti di pioggia estrema verso i serbatoi, e di recupero di acqua da utilizzare per tutti gli usi negli spazi pubblici utile nei periodi di carenza.
10) Acque Minerali – limitare i volumi di imbottigliamento nei periodi di crisi idrica, aumentando i canoni per reinvestire nell’efficientamento della rete.


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