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Domeniche Ecologiche, Ecoitaliasolidale: “Gualtieri prosegue  il  fallimento della precedente amministrazione Raggi in materia di trasporti e di inquinamento”

E Roma prosegue a risultare  tra le città più inquinate d’Italia

La giunta Gualtieri ha deciso di proseguire con le inutili domeniche ecologiche nella Capitale, anzi di fatto sono state portate da  quattro a cinque le date per la stagione invernale 2022-2023.  Domani 20 novembre è la prima programmata a Roma. Sarà la prima delle cinque “domeniche ecologiche”  disposte con l’ordinanza del sindaco di Roma e verrà disposto il blocco della circolazione per tutti i veicoli a motore a scoppio nella zona ZTL ‘Fascia Verde’ dalle 7,30 alle 12,30 e dalle 16,30 alle 20,30. Le altre date previste: 4 dicembre 2022, 8 gennaio 2023, 5 febbraio 2023 e 26 marzo 2023.

L’inquinamento nell’intera nazione è fuori controllo tanto che stiamo rischiando l’applicazione di procedure di infrazione e condanna da parte della Corte di Giustizia Europea.

Noi proseguiamo ad esempio per la Capitale a sostenere che le “domeniche ecologiche” rappresentano una fallimentare soluzione in materia di qualità dell’aria nella Capitale.

È il commento di Piergiorgio Benvenuti, Presidente Nazionale del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale e di Fabio Rosati, Vice Presidente del Movimento Ecologista e responsabile del Centro Studi sulla Mobilità.

Troppe le carenze e le inefficienze nel trasporto pubblico per consentire ai romani e ai pendolari di lasciare in garage i mezzi privati. Grazie alle inefficienze del TPL romano e ad i mezzi ATAC diesel 3 che ancora circolano e continueranno a circolare nonostante i divieti per le automobili, la situazione non cambierà e le centraline continueranno a rilevare sforamenti dei livelli di polveri sottili. Tre i principali inquinanti delle aree urbane: le polveri sottili (PM10 e PM2.5) e gli ossidi di azoto – in particolar modo il biossido di azoto (NO2) – ritenuti dalla comunità scientifica internazionale come i marker principali che determinano la qualità dell’aria che respiriamo ma soprattutto gli inquinanti che determinano prevalentemente l’insorgenza di effetti sanitari cronici sul sistema respiratorio e cardiovascolare e che determinano mediamente oltre 50mila morti premature all’anno solo in Italia. Proprio sul biossido di azoto (NO2) Roma risulta essere tra le città più inquinate d’Italia secondo il rapporto Mal’Aria di Città 2022.

Non solo, durante le precedenti edizioni delle  “domeniche ecologiche”, numerose  centraline predisposte nel territorio cittadino hanno  rilevato comunque il superamento dei limiti di legge.

In questi anni si è fatta solo demagogia ed i blocchi delle auto più inquinanti per alcuni giorni, in recepimento di normative nazionali e regionali, non hanno  dato risultati positivi per l’aria che respirano i romani.  Vorremmo ancora una volta ricordare che  Roma è fra le peggiori città italiane in tema di  performance ambientali e vivibilità, anche secondo il  dossier Ecosistema urbano dello scorso anno, trovandosi  all’89esima posizione su 105, in fondo alla classifica per le scarse performance ambientali. Peggio di Roma nel territorio della Regione Lazio c’è solo Latina al 98esima posizione.

 Il blocco delle auto per quattro giornate l’anno, o per i “picchi” di sforamento   creano  solo disagi ai cittadini ed alle attività commerciali,  e l’unico a beneficiare è il Comune che incassa le multe.

 Ancora una volta chiediamo –proseguono Benvenuti e Rosati – di sospendere la pratica delle Domeniche ecologiche a Roma, inutili e dannose, valutare le reali cause dell’inquinamento, adottando invece soluzioni adeguate come il controllo costante dell’emissione dei riscaldamenti soprattutto dei grandi uffici e delle mega strutture commerciali, un adeguato e più moderno trasporto pubblico, l’effettivo utilizzo dei mobility manager, mobilità alternative, la necessità di sforzi costanti di decarbonizzazione in tutti i settori emissivi.

C’è la necessità di accelerare sul rinnovo della flotta del TPL romano, occorre un piano di riqualificazione energetica dell’edilizia pubblica e rendere sostenibile l’ultimo miglio della distribuzione delle merci.

La prima fase dell’amministrazione guidata dal Sindaco Gualtieri, a distanza di un anno dal suo insediamento, non ha prodotto soluzioni efficaci a difendere l’ambiente –concludono  Benvenuti e Rosati – né tantomeno un miglioramento nella qualità del trasporto pubblico cittadino.


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