

In arrivo quello in via Beccadelli e in via Locorotondo, ma non si parla più di quello del Pettirosso nel piano di zona Prampolini
Il 2 luglio 2015 il Municipio Roma V attraverso un comunicato stampa pubblicato dall’Agenzia Parlamentare ha reso edotto i cittadini che erano partiti i lavori per la realizzazione di due nuovi asili nido.
Il primo attraverso il recupero di locali in disuso in via Antonio Beccadelli un tempo occupati dalla scuola media Lodovico Pavoni, dove con un finanziamento di € 547.000,00 messi a disposizione dalla Regione Lazio (e fino adesso bloccati dal cervellotico “Patto di Stabilità”) e i fondi immediatamente disponibili sarà possibile realizzare entro il 2015 il progetto realizzato dall’Ufficio tecnico municipale. Il nido ospiterà 50 bambini divisi in tre sezioni.
Il secondo asilo nido sarà realizzato al Quarticciolo in via Locorotondo e ospiterà 60 bambini.
L’opera è bene ricordarlo, è inserita nel Contratto di quartiere, sempre con i fondi messi a disposizione dalla Regione Lazio che ammontano a € 1.643.000,00 e su cui aveva già operato l’ex Municipio Roma VII. Anche questa opera fu fermata a causa del Patto di Stabilità.
Nel comunicato del Municipio Roma V il presidente G. Palmieri, l’assessore ai lavori pubblici Stefano Veglianti e quello alle Politiche Scolastiche Nunziatina Castello hanno dichiarato che il municipio intende abbattere in misura notevole le liste d’attesa e nel contempo offrire un servizio fondamentale ai bambini e alle famiglie.
Una notizia davvero positiva se però fin dal giorno dopo l’accorpamento dei due municipi non fosse letteralmente scomparso dal circuito degli asili nido pubblici quello del Pettirosso che l’ex Giunta del Municipio Roma VII aveva inaugurato all’interno dei locali del Piano di Zona Prampolini. Un nido fortemente voluto e per il quale si erano battuti le organizzazioni sindacali e i dipendenti dei nidi che in quel periodo fronteggiarono una decisione della Giunta Alemanno e dell’allora assessore De Palo che volevano cederlo a privati.
Va pure ricordato che il nido fu aperto anche grazie alla chiusura temporanea dell’asilo nido Valente in cui venne avviata una ristrutturazione totale della struttura diventata pericolosa anche a causa della vetustà e … dell’invasione di formiche che avevano reso non idonea e antigienica la struttura, finita anche per questo motivo sulle cronache dei giornali.
Questo nido, all’indomani dell’insediamento della Giunta nel Municipio Roma V, venne adibito, nel silenzio generale a CTP, e questo, pur in presenza di un notevole patrimonio immobiliare non utilizzato e su tutti è sufficiente citare il secondo e terzo piano dell’ex sede politica del Municipio VII di via Prenestina 510.
Ormai sono passati oltre due anni da quando la struttura, frutto di una compensazione edificatoria con il Consorzio Prampolini, e realizzata per ospitare bambini, svolge nel silenzio generale un’altra funzione, una circostanza questa davvero strana, visto che la Giunta del Municipio Roma V dichiara che le due nuove strutture che si andranno a realizzare sono fondamentali per abbattere le liste d’attesa.
E quindi rimane a dir poco incomprensibile il fatto che di un asilo nido, pronto all’uso già da domani, nessuno parli più. Non ne parla neppure la Commissione di Trasparenza che ultimamente preferisce trattare problemi di cassonetti Ama e dell’inversione di marcia su alcune strade del municipio. Roba da comiche finali, peccato che a ridere non sono né i bambini e né le loro famiglie e neppure il personale educativo che potrebbe essere occupato a questa importate struttura.
Le foto presenti su abitarearoma.it sono state in parte prese da Internet, e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarlo alla redazione che le rimuoverà.